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Che faceva Zubbani in cava con Boggi?

L'ex sindaco e segretario locale PSI, caduto in una cava a Stazzema, se la caverà. Ma è curioso che fosse insieme a Lucio Boggi, e proprio in quel luogo.

Angelo Zubbani
Angelo Zubbani

Giusto il tempo di uscire sui giornali online, che la notizia aveva fatto il giro dei social network. L’ex sindaco Angelo Zubbani ricoverato all’ospedale pisano del Cisanello in seguito ad una caduta accidentale, l’altro ieri. Su VersiliaToday la notizia viene battuta per prima, e dalle informazioni si evince che il Zubbani fosse dentro una cava. La Nazione di Cri.Lo. ha poi nebulizzato il contesto, riferendo che “L’ex sindaco era con un amico e aveva scelto un sabato di sole per un’escursione sulle Apuane”. Baccigalupi contestualizza poi il luogo “in una cava in disuso di Arni, frazione di Stazzema”.

Lucio Boggi
Lucio Boggi

Nella cronaca di ieri, il Tirreno fa di più: identifica nell’amico l’ex consigliere comunale PD Lucio Boggi (del quale abbiamo parlato qui, qui, qui, qui, qui, ecc.) e che lo stesso fosse molto preoccupato per le condizioni dell’ex sindaco. Nonostante questo non avesse mai perso conoscenza, va doverosamente premesso.
Ed evidentemente, una volta saputo chi fosse il ferito, devono essersi preoccupati in tanti. Per recuperarlo, infatti, sono intervenuti l’elisoccorso Pegaso, l’automedica Nord Versilia, la Misericordia di Forte dei Marmi, la Croce Verde di Arni e il Soccorso Alpino.

L’imponenza dei soccorsi è stata ragguardevole, se si pensa che il Zubbani – come riferito da Boggi stesso su Il Tirreno – sia volato giù da una balza di 2-3 metri, per poi capitolare su del terriccio. Sempre cosciente, bisognoso sicuramente di controlli, ma mai reputato in pericolo di vita. E comunque, meglio così. Già in serata Zubbani voleva tornare a casa, sempre a detta dell’amico Boggi. Il nostro Lucio, però, riferisce – per ben due volte – che era (ed è ancora) “più spaventato lui che Zubbani stesso” per l’accaduto. Boggi, purtroppo per lui, ha un vizio: parla troppo e a sproposito. Leggendo le sue parole, infatti, si è voluto capire qualcosa di più sulla faccenda.
E anzitutto facendosi una semplice domanda: cosa ci faceva Angelo Zubbani in cava con Lucio Boggi?

Cava Rigo, un luogo “interessante”

L’episodio è avvenuto a Cava Rigo, nel comune di Stazzema. Questa cava è stata prima definita dismessa e poi “in concessione ad un carrarese” su Il Tirreno. La Nazione ovviamente si è distinta, limitandosi a riportare una semplice scampagnata fra amici finita male.
Qualche ricerca sull’albo pretorio del comune di Stazzema fornisce però diverse informazioni interessanti.

Marco Leati

Dal 2014, Cava Rigo è gestita dalla Costa Medicea Sas di Giorgio Noceti, con sede a Seravezza. Noceti ha affittato più volte il ramo d’azienda preposto all’escavazione. La prima, dal 9 maggio 2016 con la Dune srl di Claudio Colombi (originario di Carrara, ndr). E poi dal 28 febbraio 2019 con la Portoro Extra Srl di La Spezia, amministrata dal carrarese Marco Leati (il famoso concessionario non menzionato dalla stampa, ndr). Leati è ritenuto essere una vera e propria testa di legno di Lucio Boggi, che opererebbe dunque come socio occulto.
La Portoro Extra Srl al momento non dovrebbe operare sulla cava, in quanto un’ordinanza del comune di Stazzema le ha imposto la sospensione dei lavori.

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Il 12 aprile 2019 la Portoro Extra Srl riceve dal Comune di Seravezza l’avviso del ricevimento della richiesta di subentro a Dune srl per scavare a Cava Rigo. Questa cava era già stata soggetta nel 2017 ad un’ordinanza di bonifica poiché il Noceti, dopo averci scavato, aveva portato via i macchinari lasciando rifiuti di ogni genere.
Leati inizia a lavorare la cava a cielo aperto tre giorni dopo, il 15 aprile 2019. Il 17 maggio 2019, lo stesso comunica al Comune di Seravezza di aver iniziato i lavori un mese prima. Peccato che dagli uffici non fosse ancora partita alcuna autorizzazione alla Portoro Extra Srl per scavare, poiché attendevano due documenti dalla ditta per completare l’iter di subentro.

Così facendo la Portoro Extra srl si era, in pratica, autodenunciata. L’Arpat visita Cava Rigo il 24 luglio 2019, rendendosi conto della mancanza e comunicandola al Comune, indicando come via da percorrere la sospensione dell’attività. E con l’ordinanza del 26 luglio 2019 i lavori, effettivamente, si fermano.
Nel frattempo, la Portoro Extra Srl aveva portato via qualcosa come 20mila tonnellate di marmo, ovvero circa 7mila metri cubi di materiale lapideo. Senza autorizzazione, ovviamente.

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio

Le cave del Sagro

Curioso: è lo stesso inghippo su cui cadde Lucio Boggi ai piedi del Monte Sagro. Infatti alla sua Aleph Escavazioni Srl fu contestato di aver asportato illegalmente circa 97mila tonnellate di marmo bianco. E il sito in questione è stato interessato per anni dal commercio tra il socialista e P2ista Amedeo Boiardi e la famiglia dei Muto (vedi Processo Aemilia, ndr).
La stessa Aleph ha pure truffato un’azienda ligure, acquistandone la cava attraverso titoli emessi e subito annullati dal Boggi. Per questa vicenda il Lucione ha subìto una condanna ad un anno di reclusione. E il fatto che quest’ultima cava sia di portoro, non fa che stuzzicare ulteriormente i vari interrogativi.

I rapporti di lavoro – oltre che amicali – si infittiscono, dunque. E sulla base di queste premesse, la domanda sul cosa ci facesse l’ex sindaco di Carrara (e attuale segretario regionale e provinciale del Partito Socialista, ndr) Angelo Zubbani su una cava interessata da diversi abusi, insieme a uno come Lucio Boggi… Prende ancora più forza.

Coincidenze, ma volendo anche no

Appurato dunque che la storia dell’escursione fra amici regge molto poco, la vicenda pone dunque alcuni interrogativi.

  • Cosa ci faceva il segretario provinciale e Regionale di una forza politica come il PSI all’interno di una cava le cui attività erano sospese da un’ordinanza comunale?
  • Il PSI di Massa Carrara si occupa già di cave, vedi Amedeo Boiardi e la sua Walton (di cui abbiamo parlato in queste pagine). Forse che Zubbani sia un possibile riferimento nel comitato d’affari che potrebbe sbloccare Cava Rigo?
  • Da chi è stato contattato Zubbani? In sua compagnia c’era Lucio Boggi, socio occulto della Portoro Extra Srl che opera proprio a Cava Rigo. Sul Sagro è lo stesso Boggi ad essere a sua volta una testa di legno al servizio di Boiardi, che oltre ad essere una vacca sacra nel partito (così come Zubbani, ndr) è pure un massone.
  • Forse che Boggi stia dunque cercando di mettere in moto i faccendieri del garofano per farsi risolvere extra legem la situazione?
8 novembre 2014: Zubbani, la comandante dei VVUU Paola Micheletti e l’ex capo comunicazione IMM Lorenzo Marchini mentre abbandonano il Comune
8 novembre 2014: Zubbani, la comandante dei VVUU Paola Micheletti e l’ex capo comunicazione IMM Lorenzo Marchini mentre abbandonano il Comune

Il povero Angelo, da un certo punto di vista, è proprio sfortunato.
Prima il famoso “io e la mia giunta non ci riteniamo responsabili” davanti ad alluvionati e cittadini esasperati nel novembre 2014. Portato via di peso, mentre la folla inferocita se lo sarebbe mangiato vivo.
Poi l’episodio dello schiaffo preso alla consegna della bandiera blu, dove per un buffetto si è fatto dare 22 (!) giorni di prognosi dall’amico medico (e compagno di partito, ndr) Luigi Bertolini. Per casi clinici degni di questo nome, con prognosi ben più serie, ne refertano molti meno… Ai comuni mortali, ovviamente.
Ed infine la caduta, proprio mentre era con quello stinco di santo di Lucio Boggi. Uno che si vanta pubblicamente di avere amicizie con famiglie legate ai Casalesi, per intenderci. E che su Il Tirreno viene più volte rimarcato come suo “amico”.

Che belle amicizie, caro Angiulìn.

 

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