Intendiamoci. Non che ci aspettassimo dal “dream team” dei consiglieri di maggioranza chissà quale presa di posizione netta in merito alla presunta demolizione di alcuni ponti storici di Carrara, ma di sicuro questo silenzio assordante non fa che definire ulteriormente il loro spessore e la loro sensibilità in questo nuovo momento delicato per la città. Eppure erano tutti presenti (e guai a mancare!) al Consiglio Comunale di lunedì 9 novembre a Marina di Carrara dove, davanti a una sala gremita, il Professor Seminara ha avanzato con decisione la proposta shock di abbattere, tra gli altri, anche il Ponte della Bugia e Ponte Romano, in quanto indicati come pericolosi per la cittadinanza in caso di ennesima piena alluvionale in città. Erano tutti presenti, in prima fila, e non hanno avuto niente da ribattere neppure quando l’ormai noto Professore di Genova fantasticava su una possibile riqualificazione dei due citati ponti in Piazza Alberica (cosa non si fa per venire incontro ai cittadini!) e così ecco arrivare puntuale una reazione ferma da chi, incolpevolmente, torna a essere beffato. Nei giorni successivi l’incontro sulla presentazione parziale dei progetti riguardanti la messa in sicurezza del torrente Carrione, i cittadini carraresi e non solo non hanno infatti risparmiato feroci critiche alla sola idea di strappare a Carrara un altro piccolo-grande segno della sua storia e così, mentre il Movimento Cinque Stelle e Carrara Bene Comune hanno prontamente espresso il loro disappunto, ecco regnare un inquietante no comment tra le fila della maggioranza. Tutti muti gli Assessori (compresa Giovanna Bernardini per la Cultura!), e mentre il Sindaco Zubbani tergiversa proponendo soluzioni non meglio identificate per “salvarli”, lo stesso ritornello si ripropone tra i banchi dei Consiglieri, dove il solo Luca Barattini, dopo giorni di estenuanti riflessioni, si è detto “perplesso“. Decisamente troppo poco.
Ora, ripetiamo, dopo anni passati ad alzare mani e a sorvolare sui più scomodi fatti d’attualità avvenuti a Carrara, nessuno si aspettava che facessero squadra a difesa di un patrimonio tanto caro alla città (e quindi teoricamente anche a loro) come quello dei suoi ponti, tuttavia questa indifferenza sembra avere un peso specifico doppio, e a noi non resta che annotare l’ennesima occasione persa per dimostrare vicinanza e solidarietà ai cittadini che tanto chiaramente si sono espressi su questo progetto, scatenando un vero e proprio “caso”.
rappresentano… chi?