lunedì, Maggio 6, 2024
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CROCE VERDE FOSSOLA: UN PÒ DI CHIAREZZA (prima parte)

Il primo di una serie di articoli dove ripercorreremo gli ultimi anni (nefasti) della "fu" SVS Croce Verde Fossola, con alcuni interessanti aggiornamenti.

Negli ultimi mesi i quotidiani locali hanno riportato dell’imminente riapertura della Croce Verde Fossola. Il tutto, con tanto di sollevazione sindacale. Il 18 novembre scorso infatti Il Tirreno dedicava questo spazio firmato “LB” a quella che, pare, sia la notizia del secolo: la ripresa – a breve termine – dei vecchi servizi socio-sanitari legati alla vecchia “Verde”.
Tutto ciò crea evidentemente un (voluto) qui pro quo. Oltre ad essere uno specchietto per le allodole per i cittadini, calpesta ancora una volta il nome della Croce Verde, che è stato sinonimo di professionalità. “È stato”, perché di fatto oggi rappresenta un fantoccio sbrindellato ambito a molti in passato e che, a quanto sembra, continua ad attirare qualcuno. È a questo proposito che Carrara Assemblea Permanente cercherà di fare chiarezza – una volta per tutte – su questa vicenda, illustrando la reale situazione dei fatti.

Partiamo innanzitutto da un dato incontestabile: la storica SVS Croce Verde Fossola, nata nel lontano 1957, è stata chiusa definitivamente (e lo ripetiamo con rammarico, ndr) il 21 settembre 2015, dopo 58 anni di attività.
Qualsiasi altra realtà che attualmente millanta appartenenza – se non lo stesso nome – della vecchia associazione, altro non ne è che la sua pallida, virtuale e opportunistica imitazione. Precisiamolo: ognuno ha il diritto di lavorare e di mandare avanti la propria attività. Ma è altrettanto importante fare appello alla propria etica professionale – e al rispetto – per un nome, e una ferita, ancora aperta nei cuori di molti.

Ma riprendiamo da dove eravamo rimasti, e ripercorriamo velocemente gli ultimi anni (nefasti) della “fu” SVS Croce Verde Fossola.

Iardella candidato alle comunali 2012

Nel periodo che va dal 2001 al 2012 la situazione economica della SVS ha assunto dimensioni disastrose. Nel 2012 (poco prima delle elezioni amministrative, ndr) fa la sua entrata trionfale il presidente “salvatore” Marco Iardella (attuale consigliere comunale e gestore dell’Ostello Apuano di Marina di Massa, ndr). Iardella, inizialmente, propone buone basi di rilancio che portano ad un discreto miglioramento della SVS. A lungo andare però, fa capolino il solito triste copione all’italiana: fare del bene pubblico i propri interessi privati.

La situazione economica peggiora sempre più e Iardella attua quella che sarà poi la sua mossa più meschina: dal momento che la SVS – in quanto ONLUS – non può svolgere servizi a carattere remunerativo, egli crea (assieme ai suoi soci che sono allo stesso tempo consiglieri della SVS, ndr) la Croce Verde Servizi srl, la famosa costola commerciale (di cui abbiamo parlato quiche doveva “supportare” economicamente la SVS.

Marco Iardella con Mario Malatesta, uno dei soci creatori della srl

La nascita di questa srl avviene in un clima nebuloso e poco chiaro. Alle lampanti rassicurazioni date ai soci in sede di riunione sulla “buona fede” della cosa e sul futuro risanamento della SVS, corrisponde un buio pesto nel momento in cui le cifre societarie concordate (60% delle quali da destinarsi alla SVS ed il restante 40% da reinvestire internamente, ndr) non vengono messe a disposizione della SVS, ma vanno anzi a costituire lo stipendio di Iardella & co. (come peraltro pubblicato sul portale amministrazione trasparente del Comune di Carrara per quanto riguarda i consiglieri comunali Iardella e Tonarelli, ndr).

La SVS entra dunque nel caos più totale: il debito con Equitalia aumenta esponenzialmente, tanto che la stessa blocca i pagamenti della ASL. Una situazione insostenibile per i dipendenti che, nonostante tutto, continuano a svolgere il loro lavoro insieme ai volontari e al personale a rimborso. In questo clima non sereno, la Croce Verde Servizi srl procede intanto con la sua attività. 165/172 servizi circa di onoranze funebri all’anno, ad una media di 2.000,00 € a servizio. Con un conto approssimativo di 344.000,00 €.

Ma invece di aiutare la SVS, Iardella cosa fa? In puro stile “Schettino” rassegna le proprie dimissioni dalla SVS nel febbraio 2015, lasciando così dipendenti e volontari al loro destino. Lui stesso ed il consiglio, in quel periodo, sono praticamente assenti. I dipendenti, ormai ridotti all’osso, si ritrovano ad autogestirsi. La mossa di Iardella – come volevasi dimostrare – era ovviamente politica. Probabilmente vi erano accordi segreti tra lo stesso Iardella ed Anpas Toscana per arrivare alla logorante chiusura della vecchia Croce Verde (e magari aprire una nuova società, ndr). Il tutto con una serie di incontri in puro stile “massonico” tra Iardella, il presidente Anpas Attilio Farnesi ed il sindaco di Carrara Angelo Zubbani nella veste di mediatore, per trovare una soluzione “politically correct”.

Continua…

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