venerdì, Aprile 26, 2024
Clicca per le ultime novità del Baluardo d'Inverno!
HomeNewsMarmisti, padroni e politica: il lavoro, l'interesse e l'inefficacia

Marmisti, padroni e politica: il lavoro, l’interesse e l’inefficacia

Marmisti-padroni-politica

Già alle 5.30 di stamattina alcuni marmisti presidiavano la pesa pubblica di Miseglia, mentre alle ore 7 un nutrito gruppo di marmisti si concentrava sulla rotatoria adiacente, all’imbocco della Strada dei Marmi, bloccando la circolazione dei mezzi pesanti.

E’ cominciato così il quinto giorno di protesta dei lavoratori del marmo – coadiuvati dalle consuete sigle sindacali – nei confronti dei “padroni” delle cave, con il signor Zubbani chiamato al ruolo di mediatore fra le due parti. Verso le 8.30 circolavano le voci di una probabile presenza del sindaco entro un’ora, così da rendere possibile una visione di insieme obiettiva di quanto stesse accadendo.

Cosa rivendicano i marmisti? Fondamentalmente, il rinnovo del contratto integrativo, fermo da dicembre. Ieri mattina c’è stato un corteo di circa 400 dimostranti, partito dalla sede di Assindustria di viale XX Settembre e giunto innanzi al Comune, per chiedere un aumento della presenza giornaliera in busta paga. Sono tanti lavoratori atipici (interinali, a chiamata, ecc.) che operano nel comprensorio estrattivo; se le condizioni meteo (o altre cause di forza maggiore) non consentono la regolare attività, questi “precari del marmo” – semplicemente – perdono la giornata in busta paga. Pertanto, la richiesta avanzata è di 15 euro giornalieri per la sola presenza. Assindustria, dal canto suo, propone 2 euro giornalieri.

Oltre ai problemi legati alla precarietà di cui sopra, molti di questi marmisti lavorano in condizioni di sicurezza altamente rischiose: l’assenza parziale o totale di ausili protettivi, oppure l’utilizzo di cavi di alimentazione sommersi da acque e melme, rendono questa attività (se già non lo fosse abbastanza) ancor più pericolosa.
D’altronde sono stati gli stessi industriali del marmo a informare l’opinione pubblica che il settore lapideo è in crescita. Inoltre, le recenti indagini sul nero alle cave dimostrano che il giro di affari (ufficiale e sommerso) è alto, se non altissimo; oggettivamente, certe richieste sembrano quantomeno plausibili. Le sigle sindacali festeggiano così l’unità ritrovata, e si ergono contro Assindustria.

E Zubbani? Incassa il “grazie” dei sindacati per l’interessamento, anche se i lavoratori – da questo punto di vista – rimangono molto più freddi. Infatti c’è poco da ringraziare: l’amministrazione si è dimostrata – negli anni – debole nei confronti degli interessi dei concessionari di cava; gli stessi conflitti di interessi che riguardano alcuni componenti (ed ex) di giunta e consiglio comunale sono lì, ben visibili, nel portale trasparenza del Comune di Carrara. Come si potrebbe definire questo guazzabuglio se non un’entità mediatrice quantomeno inappropriata?
Ha ben poco da riempirsi la bocca il primo cittadino, quando parla di Carrara come un comune che salvaguarda gli interessi dei lavoratori del lapideo, nonché il gettito fiscale in termini di tassazioni. Il “non luogo a procedere” appena incassato dal GUP non lo esime dall’aver arrecato un probabile danno erariale di decine di milioni di euro, per cui ogni sua azione assume il sapore della propaganda politica. Dov’erano – lui e l’amministrazione – nella giornata di ieri, quando i dimostranti sostavano in Piazza 2 Giugno? S’è vista solo la Crudeli, mentre faceva la spola fra il bar davanti al comune e il cortile dello stesso. Abbastanza inutile, a onor del vero.

La situazione. Verso le 9.45 di questa mattina, Zubbani è giunto al presidio con un’auto della Polizia Municipale – bianca e senza insegne – scortato da due guardie. Preso in mano il megafono, ha assicurato i dimostranti che avrebbe fatto quanto possibile per portare gli industriali del marmo verso un’ottica più cosciente delle necessità dei lavoratori, e a supporto di ciò ha annunciato che nell’ora successiva ci sarebbe stato un’incontro fra lui, i delegati di Assindustria e quelli dei marmisti, nell’ex circoscrizione di Marina. Già il fatto che si sia presentato e che non abbia esternato frasi sconnesse, è stata una piccola sorpresa. Parole ammiccanti, proclami da buon padre di famiglia, rassicurazioni generiche. Ma alla fine? Rimane un “vedremo, cercheremo, guarderemo” come ormai ci ha abituato da mesi, da anni.

https://www.youtube.com/watch?v=5wIWufbWt4k&feature=youtu.be

Intanto le commissioni (marmo compresa) rimangono deserte o – quando va bene – parlano del più e del meno; la giunta, gravemente azzoppata, non delibera praticamente più nulla. Di cosa stiamo parlando? Di un sindaco amico (o quantomeno non-nemico) dei padroni del marmo, che si erge a paladino dei diritti di persone che estraggono blocchi a 35 gradi all’ombra, senza norme di sicurezza, con il rischio di ricevere una lettera di licenziamento se fanno scioperi come quello di stamattina?

Non solo Zubbani è scaduto, ma è anche inaffidabile. L’Assemblea Permanente segue con attenzione l’evolversi degli eventi, vicina a questi concittadini: per qualcuno si tratta del vicino di casa, per qualcun altro di un parente, per altri ancora degli amici di una vita. Non è giusto che le montagne vengano depredate senza una corretta regolamentazione estrattiva, ma allo stesso modo non è giusto che questi nostri concittadini debbano subire il ricatto occupazionale di pochi potenti, e l’ipocrisia di certi politicanti da avanspettacolo.

I carraresi, lentamente, si rendono sempre più conto dei problemi del prossimo, e questa consapevolezza porterà inesorabilmente a un circolo virtuoso dove ricatti e promesse “presto fatte e presto dimenticate” non avranno più modo di esistere.

Assemblea permanente Carrara
Assemblea permanente Carrara
Informazione, approfondimenti, e tutte le attività della cittadinanza riunita in Assemblea Permanente. Sempre e per sempre a difesa della città.
RELATED ARTICLES

Most Popular

Recent Comments