Alluvione: si allungano (ma solo di sette giorni) i tempi per la consegna della maxi relazione dei tre consulenti nominati dalla Procura. Quella relazione che, come più volte sottolineato anche dallo stesso procuratore capo Aldo Giubilaro, dovrebbe dare la svolta all’indagine e, soprattutto, allungare la lista dei nomi iscritti al registro degli indagati dove restano i nomi degli ingegneri Stefano Michela, dirigente ai Lavori Pubblici della Provincia, e Franco Del Mancino direttore dei lavori e responsabile alla sicurezza del cantiere.
Slitta quindi di una settimana (e sui tempi non ci sarebbero ulteriori dilazioni) la relazione messa a punto dai tecnici nominati dalla Procura, gli ingegneri Andrea Biagiotti e Giovanni Menduni e Alessandro Ghinelli (l’ingegnere fiorentino docente presso la facoltà di ingegneria dell’Università di Firenze, che è tra i tecnici toscani che hanno contribuito a realizzare il progetto per ricostruire Castelnuovo di San Pio delle Camere in Abruzzo completamente distrutto)che ha sostituito l’ingegner Raffaello Bartelletti dopo la rinuncia al mandato. Proprio questa sostituzione in corso d’opera, ha spiegato lo stesso procuratore Aldo Giubilaro, sarebbe la causa della piccola dilatazione sui tempi di consegna del lavoro. “Contiamo di chiudere l’indagine entro fine mese”: ha confermato il procuratore ricordando anche che in questi giorni i consulenti continuano a sentire i vertici delle aziende coinvolte nei lavori di messa in sicurezza del’asse del fiume Carrione e gli imprenditori delle aziende che insistono nella zona finita sott’acqua.
Il quesito che la Procura ha sottoposto ai tecnici, lo ricordiamo, riguarda proprio le cause del crollo. E, non si limita al pezzo di muro (quei 114 metri) che si è sbriciolato sotto la pressione della piena del fiume, ma riguarda tutto l’asse del Carrione, dai monti al mare. I consulenti hanno portato avanti le loro verifiche, e continuato i sopralluoghi ad ampio raggio.
“Siamo nella fase accertativa – ha ribadito il procuratore Aldo Giubilaro – si arriverà alle prime determinazioni entro il mese. Quello che ci preme è accertare se ci siano responsabilità penali, se si ravvisano ipotesi di reato in quanto accaduto”.
