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BERNARDI, MUSETTI, MALLEGNI: FORSE NON TUTTI SANNO CHE…

In un momento in cui la solidarietà nei confronti di Assemblea Permanente arriva senza se e senza ma da ogni direzione… Spiccano tre voci fuori dal coro, e non sono voci qualunque.

Dopo il sabotaggio subito da Sandro per la sua attività in Assemblea Permanente e nel Grig, sono giunti tantissimi attestati di solidarietà. A dimostrazione che esiste una cittadinanza consapevole sulle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio.
E poi ci sono le voci fuori dal coro. C’è chi dice che sia tutta un’invenzione, c’è addirittura chi dice che i dadi se li sia svitati Sandro da solo. Tutto pur di poter rimarcare che “A Carrara la mafia non esiste”.
Beh, che la mafia a Carrara non esista è una cazzata. E per farsene un’idea, basta leggere cosa succedeva a Carrara e ai piedi del Sagro. Con queste premesse, non verrebbe certo da minimizzare o negare addirittura l’evidenza. Piuttosto, verrebbe da chiedersi perché certi personaggi si prodighino maggiormente nel negazionismo.

Ed è con questo interrogativo che abbiamo letto le esternazioni di Massimiliano Bernardi (di cui abbiamo parlato già qui e qui, ndr), Gianni Musetti e Massimo Mallegni.
Sempre pronti a dimostrare la loro inettitudine politica, nella migliore delle ipotesi. Già, perché nella peggiore (delle ipotesi) sembrano più dimostrare il loro “interesse” a sminuire la vicenda. Ma andiamo con ordine.

L’ex assessore Massimiliano Bernardi, detto “lo scienziato”

Già abbiamo sprecato del tempo anche solo a nominarlo, ma l’ex assessore Bernardi merita un briciolo di attenzione in questa faccenda. È interessante la sua richiesta di dimissioni nei confronti del Sindaco De Pasquale in merito all’invito alle scuole sulla nostra manifestazione contro la mafia. Sue furono infatti le dichiarazioni in cui minacciava letteralmente la compagna di Sandro “di mandargli **** (cugino della moglie di Bernardi, ndr) a spezzargli le ossa”.
SPEZZARGLI LE OSSA.
Il tutto, davanti a testimoni (fra cui una giornalista, ndr).
“Gli organi preposti dovrebbero procedere penalmente” sì, ma nei suoi confronti. Come si può descrivere questo atteggiamento?

Non solo. In tanti sono a conoscenza del rapporto clientelare che il Bernardi – insieme alla ex dirigente al sociale Daniela Tommasini – aveva intrecciato prendendo a piene mani dagli strati sociali meno abbienti (o più problematici). Purtroppo l’ex assessore può ancora contare su una buona dose di omertà, dettata dalla paura di certe persone di perdere il diritto alla casa. Come se Bernardi ancora conti qualcosa. Non solo: per il suo futuro tornaconto politico, non si fa scrupolo di raccontare frottole su centinaia di alloggi che “il Comune non vuole dare”. Il suo attuale datore di lavoro, il presidente dell’ERP Luca Panfietti, dovrebbe tenere in considerazione questo comportamento inadeguato al ruolo che ricopre il suo sottoposto.
E – caso strano – nemmeno dagli scranni dell’opposizione c’è stata la volontà, al suo arrivo come consigliere, di cedergli un posto nella commissione Sociale. Chissà come mai.

Gianni Musetti in un manifesto elettorale (da notare la grammatica)

Gianni Musetti, invece, è l’utile idiota. Di “estrema destra” ma che all’occorrenza “mostra la coscia” alla Cina (senza però prendere 2 euro, ndr). Infatti l’ex consigliere, strumentalizzando la notizia per apparire e attaccare chi parla di mafia in questo territorio, forse dimentica che tanto santerello… Proprio non è.
Come non ricordare, quando aprì un’attività di sushi bar a Carrara in società con dei cinesi? Attenzione, non è la nazionalità dei suoi soci che interessa. Ma è il modus operandi del Musetti a interessare, soprattutto quando non si è fatto scrupolo di collegare l’impianto elettrico della sua attività direttamente nel contatore della sua anziana vicina. Memorabile fu l’intervento delle forze dell’ordine che gli intimarono – davanti a tutti – di staccare immediatamente l’allaccio abusivo. Tralasciamo anche il fatto che uno dei suoi soci sia stato (deliberatamente?) investito con la macchina ma appunto, ora è l’utile idiota. Funzionale, anche in questo.

Massimo Mallegni mentre indica il numero di reati a lui imputati, e andati in prescrizione

E cosa dire poi del giovanile e neoeletto Massimo Mallegni, che parla addirittura di “illazioni paranoiche”. Beh, lui di paranoie se ne intende. Forse non tutti sanno che il forzista ha già avuto a che fare con la Legge, sfruttando anch’egli la tanto beneamata prescrizione.
Come dice il giornale: “Non è un’assoluzione, ma la fedina penale di Mallegni è pulita”. Abuso d’ufficio, violenza privata e corruzione impropria. Ma visto che i reati erano stati prescritti, la legge Severino è venuta meno e al “tavolo Mallegni” hanno festeggiato alla grande. Prima facendosi rieleggere Sindaco da dei pietrasantini scordoni, che poi ha ringraziato abbandonando il Municipio per il Senato.
Un seggiolone certamente più comodo, oltre che “immune“.

Roberta Crudeli
Lucio Boggi

Un piccolo appunto va alla consigliera Roberta Crudeli, rappresentante di quel PD di cui faceva parte l’ex consigliere Lucio Boggi. Quello delle indagini sul Sagro. Quello che si vanta di avere amici poco raccomandabili (per sua ammissione, ndr). E si sa benissimo che con questi “amici” egli intraprenda rapporti di collaborazione, e non solo. L’atteggiamento prudenziale che riprende le parole del Prefetto – a cui già un anno e mezzo fa chiedemmo il commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose – non deve stupire. Stupisce perlopiù il silenzio omertoso di Via Groppini di fronte agli evidenti illeciti commessi da alcuni dei suoi tesserati (o ex) in questi ultimi anni.
Stupisce… Ma neanche più di tanto.

E la domanda vien da sé: perché sminuire o negare?
Mossa politica per attaccare un’Amministrazione che promuove una manifestazione che parla di mafia nel nostro territorio… O vero e proprio interesse privato?
La Fondazione Caponnetto ha presentato il report sulle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio con Assemblea Permanente, rifiutandosi di interagire con personaggi di cui sopra.

Qualcosa, vorrà pur dire.

PS: si ricorda che la manifestazione si terrà sabato e non domani, come invece riportato da “La Nazione” di oggi. Sembra quasi che qualcuno abbia paura e si stia adoperando per ridurre la possibilità di riuscita.
Oltretutto La Nazione non ha mai contattato né Sandro Manfredi né Assemblea Permanente, prima di pubblicare l’articolo di cui sopra.

Al momento, si sta provando a contattare il responsabile di Carrara per La Nazione per esercitare il diritto di replica, dato che alla sede di Massa “non ne sanno nulla” (!?).

La persona in questione risulta al momento irreperibile.

Assemblea permanente Carrara
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