Solidarietà a Giuseppe Scattina, ferma condanna dello sgombero della sala di rappresentanza.
La segreteria regionale di Rifondazione comunista sconfessa i vertici locali del partito che, al contrario, sono finora sempre stati allineati in tutto e per tutto con la giunta Zubbani. «I movimenti spontanei che in questi mesi si sono riuniti nella sala di rappresentanza rappresentano voci che non è possibile non ascoltare – dicono da Firenze –.
Il documento votato dalla nostra segreteria provinciale è stato chiaro e il mandato politico inequivocabile: con l’assemblea permanente dei cittadini occorreva iniziare un percorso sempre che ci sia disponibilità al dialogo ed al confronto. Su questo assunto si sarebbe dovuto basare l’indirizzo da riportare all’interno delle discussioni di maggioranza nel Comune. Il documento sottoscritto assieme alle forze di maggioranza non rispecchia la volontà politica del partito.
Ci siamo sempre battuti affinché le pratiche legalitarie non diventassero strumento dell’azione politica e, anche in questo caso, non possiamo accettarlo. Notiamo, pertanto, che alla questione politica inerente alla decisione di accettare le pratiche di sgombero come elemento qualificante di gestione dei conflitti, si aggiunge, altrettanto grave, lo scavalcamento della credibilità dei organismi del partito. La conseguenza prima di questi fatti è che il consigliere Giuseppe Scattina ha lasciato il gruppo consiliare. La segreteria regionale – aggiungono – gli esprime solidarietà a Scattina e lo invita a continuare il percorso intrapreso insieme al nostro partito».
(Fonte: “La Nazione” del 29 gennaio 2015)
