Le premesse per una bella iniziativa c’erano tutte. E nonostante il tempo variabile il risultato – per gli organizzatori – è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Nella giornata di domenica il Parco della Padula si è ritrovato gremito di persone: grandi e piccini, tutti insieme per la terza edizione di “LiberaPadula“, l’iniziativa curata da Assemblea Permanente Carrara.

Non solo musica e divertimento: chi ha partecipato ha potuto constatare lo stato in cui versa il parco. Da parte di alcune mamme presenti è emersa la difficoltà (se non la pericolosità) di raggiungere a piedi questa bellissima area verde. Soprattutto con carrozzine o passeggini. Non solo: l’appena ultimata Villa Fabbricotti (ancora chiusa al pubblico, ndr) risulta già vandalizzata in alcuni lampioni e bidoni. Per non parlare del ponte sulla strada per Gragnana (costruito con i fondi europei) tuttora chiuso ed abbandonato. Anche i nuovi bagni pubblici risultano ancora chiusi e inaccessibili. Per non parlare del “Centro di Aiuto alla Genitorialità”, lasciato nell’incuria da parte dell’amministrazione comunale. Il tutto condito da erba alta e rifiuti sparsi in giro, ad esclusione del prato dove si è svolta l’iniziativa (che gli organizzatori hanno trovato rasato e pulito, ndr).
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Anche se il tempo non è stato dei migliori, l’iniziativa ha avuto grande successo. Il tutto è stato accompagnato da musica e voglia di rivivere il parco della Padula. A metà pomeriggio, il momento più divertente. È stato celebrato il “matrimonio” fra Angelino e Zarina, attraverso una parodia che ha fatto sorridere e riflettere. Officiata da un “Sindaco ribelle” e guidata da un “boss delle cerimonie”, la scenetta ha visto due attori-sposini emozionati promettersi “più o meno amore eterno” di fronte a un pubblico divertito. Molta ironia per evidenziare la proposta – questa volta reale – di utilizzare quell’area per catering e matrimoni. Questo nonostante i tanti soldi spesi per creare ludoteche, musei multimediali e quant’altro. La “cerimonia” si è conclusa col lancio di polvere di marmo agli sposi, e una finta “bustarella” cospicua data dal boss al sindaco-attore per il disturbo, il tutto fra l’ilarità generale e gli applausi calorosi.
La giornata è poi proseguita fino a sera con pane e nutella per tutti i presenti, musica, balli e allegria.