Dallo scandalo per il buco di 400.000 mila euro, gli ammanchi volontari nelle casse dei servizi cimiteriali al nuovo assetto. I due step non erano certo messi in scaletta in quest’ordine ma, tant’è, all’indomani dalla denuncia (contro ignoti) in procura presentata il 2 febbraio scorso dal presidente – neo amministratore unico – Fabrizio Volpi, arriva l’assemblea straordinaria dei soci e la variazione dello statuto, siglata alla presenza del notaio Faggioni.
Il cda è decaduto, ma erano già tutti dimissionari: Lucia Navalesi, del settore Opere Pubbliche/Edilizia Privata e Luca Coppo del settore Urbanistica già a fine estate, in vista dei nuovi assetti; Michela Carlotti, del settore Servizi Sociali e Abitativi più di recente . Si è dimesso il direttore, Francesco Buffoni: al suo posto arriva (manca solo l’ufficialità) Lucia Venuti, già direttore di Amia, membro di Carige e del Cermec. Bocche cucite ieri al termine della riunione del consiglio di amministrazione che ha deciso il cambio di statuto di Apuafarma spa.
La municipalizzata che gestisce farmacie comunali e tanti altri servizi strategici – dalle mense scolastiche all’assistenza domiciliare, fino ai cimiteri in questi giorni alla ribalta delle cronache – sarà affidata a un amministratore unico, indicato nella persona di Fabrizio Volpi, negli ultimi 8 mesi presidente della spa. Il passaggio sarà formalizzato oggi, nel corso di una conferenza stampa, annunciata dal sindaco Angelo Zubbani al termine del consiglio di amministrazione: lasciando la sede di Apuafarma dopo circa un’ora di riunione, accompagnato dall’assessore alle Partecipate Giuseppina Andreazzoli, il primo cittadino ha dichiarato: «Domani (oggi per chi legge) spiegheremo dove siamo, dove vogliamo andare e con chi andremo avanti». Alla domanda su come sia stato possibile che per anni, nessuno si sia mai accorto che i “conti non tornavano” il sindaco si è limitato a rispondere: «No comment».
E intanto anche l’ex presidente di Apuafarma, Luigi Danesi, si prepara a andare in azienda, all’inizio della prossima settimana, per assistere all’audizione dei due dipendenti sospesi dai servizi cimiteriali. Gli ammachi volontari in cassa, infatti, sono andati avanti dal 2008 in avanti, fino al mese scorso. E quindi anche durante tutta la presidenza di Luigi Danesi.«C’erano gli addetti ai controlli, io non mi ero accorto di nulla – si limita a dichiarare Danesi – O meglio, pensavo che i cimiteri non rendessero quanto dovuto. Questo sì, era una cosa che avevo notato e che ripetevo spesso».
