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Padula, il ponte resta inagibile

Da “Il Tirreno” del 21 marzo 2015 – Articolo di Cinzia Chiappini

ponte padulaSarà soprattutto il cantiere Piuss della Padula a beneficiare della proroga concessa dalla Regione Toscana sulla scadenza per la consegna dei progetti, inizialmente prevista per il prossimo giugno e spostata a metà settembre. Dei tre interventi lanciati sul territorio comunale, quello incenerato su villa Fabbricotti è stato ed è ancora il più importante, il più costoso e forse quello più “travagliato”. La spesa totale supererà i 2 milioni di euro per un progetto destinato alla ristrutturazione della Villa, dove sorgerà – queste sono le intenzioni – un museo dedicato a Michelangelo Buonarotti, e alla riqualificazione del parco.

Sfogliando le carte e i progetti contenuti nella determinazione del dirigente sui due stralci del progetto, quello che balza subito agli occhi è la totale mancanza di interventi sul ponte del parco: l’attraversamento, inagibile da almeno 5 anni a causa di alcune tavole danneggiate, è il punto di accesso più prossimo al centro città, il solo disponibile ai pedoni. Dei due milioni di euro spesi alla Padula, nemmeno un centesimo andrà nella riapertura del ponte. Non solo: i due stralci del progetto non prevedono nemmeno la sistemazione della via di accesso che collega la parte bassa del parco a villa Fabbricotti, un tracciato danneggiato dalle intemperie, pieno di buche e piccoli detriti. Una passeggiata tutt’altro che piacevole dunque, completamente off-limits per i disabili che del resto, col ponte e gli ascensori inutilizzabili, possono e potranno accedere alla Padula solo in auto, dall’ingresso di via Sorgnano, che resterà evidentemente l’unico disponibile.

Ma come vengono utilizzate dunque le risorse a disposizione? Il grosso è andato nel recupero e nell’adeguamento degli interni di villa Fabbricotti, mentre per quanto riguarda il parco il progetto prevede la realizzazione di tre percorsi pedonali, proprio intorno al museo. Spulciando tra mappe e carte, si scopre però che negli spazi esterni, oltre alle pedane destinate a ospitare opere d’arte e installazioni, verrà costruito un “vano tecnico e informativo” in metallo e cristallo. La struttura – fino a oggi rimasta fuori dalle cronache sulle modalità dell’intervento – sarà collocata all’ingresso del parco, quello su via Sorgnano, in mezzo al boschetto di aghifoglie che sorge al lato del sentiero che conduce alla Villa.

Quello che colpisce sono le dimensioni del “vano”, che si svilupperà su un fronte di 19 metri, peraltro su una parte di terreno caratterizzato da una forte pendenza. A segnalarlo è Claudia Bienaimè, consigliera di CarraraBeneComune e architetto, che insieme alla collega Maria Grazia Contarini, ha “studiato” i dettagli del progetto. «Non si capisce la necessità di questa struttura, visto che anche all’interno della villa è previsto un altro punto di accoglienza e informazione per i visitatori» osservano le due professioniste. «È una scelta incomprensibile: se all’Università uno studente colloca una struttura in questo modo viene mandato immediatamente a casa» ha commentato Claudia Bienaimè.

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