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RESOCONTO DELLA COMMISSIONE ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DEL 18 MARZO 2015

Nca sedeRESOCONTO DELLA COMMISSIONE ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DI MERCOLEDI’ 18 MARZO 2015

La discussione è incentrata sull’Nca (Nuovi Cantieri Apuania): all’incontro è presente un buon numero di sindacalisti, a parte alcuni a cui non è arrivata la convocazione. Di questo il presidente Giromella si scusa e sottolinea che non accadrà più.

Intervengono tutti i rappresentanti di sindacato che sono unanimi nel ribadire le molteplici problematiche relative alla situazione dei lavoratori e alla gestione amministrativa ed economica del patron dell’azienda: Giovanni Costantino.
Nell’accordo sottoscritto tra ministero, Comune e Costantino stesso, vi erano dei punti precisi: quest’ultimo prometteva nove commesse l’anno e più occupazione, vantaggi per il territorio.

Ricordiamo che la concessione del cantiere è stata data per 30 anni.

Ad oggi la situazione è drammatica. Per citare due esempi lampanti, pubblicati dai media, si possono ricordare i 40 lavoratori “segregati” in mensa per mesi, e le registrazioni audio dove si possono ascoltare minacce, soprusi e altri episodi simili, nei confronti dei dipendenti. In due anni le commesse, invece delle 18 previste, sono state 5, di cui alcune uscite con pesanti difetti. L’occupazione invece che aumentare è calata, e l’intenzione nei confronti dei 40 lavoratori citati sopra appare chiara: sono esuberi da sfoltire il prima possibile. Vengono svolti corsi di formazione in un momento in cui non c’è lavoro, e oltretutto le competenze ci sono già e specifiche: a che pro? Servono solo per prendere tempo? Alcuni dipendenti licenziati devono ancora percepire il Tfr, al momento si parla di rateizzazioni. La situazione delle altre ditte in appalto, all’interno del cantiere, è delicata e incerta: alcune (come Vernazza) rischiano il fallimento e non possono garantire gli stipendi e i posti di lavoro. In presenza di una forte crisi vengono investiti pesanti somme per costruire un “ecomostro” e rifare marciapiedi. Alcune zone del cantiere vengono affittate per esposizioni di orologi e altre attività, molti dubbi permangono sulla legalità e la legittimità di queste “concessioni“. Sono stati rimossi dei macchinari molto importanti. Costantino continua a tergiversare, “nascondendosi” dietro la crisi del mercato russo e la caduta del rublo.

Il cantiere da decenni è una fonte occupazionale, ed economica, indispensabile per l’intero Comune, soprattutto per Marina di Carrara. Le promesse fatte non sono state assolutamente mantenute, invece di un rilancio economico del territorio, si sta assistendo ad una caduta vertigonosa con conseguenze pesantissime.

Tutti i sindacati sono uniti nel chiedere a gran voce più interesse da parte delle forze partitiche, che finora sono state latitanti. Sottolineano l’assoluta necessità di un incontro con l’amministrazione del cantiere per conoscere il piano industriale, quindi le reali intenzioni future del patron. Giusta sarebbe anche la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per affrontare e sviluppare il tema.

I commissari, sia di opposizione che di maggioranza, si trovano d’accordo sulle richieste, data la delicatezza e l’importanza del tema (la Corsi parla giustamente di dignità del lavoro e dei lavoratori). Precisano che hanno sempre messo Costantino nelle condizioni di lavorare liberamente e in maniera agevolata, non si può quindi accettare un fallimento solo per i problemi del mercato russo, si devono trovare soluzioni alternative. Verrà richiesto il prima possibile, si ipotizza subito dopo Pasqua, l’incontro con la dirigenza per conoscere il nuovo piano industriale, e si provvederà a spingere per far convocare un Consiglio Comunale sull’Nca.

Magari uno anche sul tema del lavoro in generale.

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