Siamo di nuovo a fare la conta dei danni. Certo, in questo caso l’acqua non c’entra nulla, e neppure l’uomo. Ma il vento di stanotte si è sentito come non mai, una vera e propria tempesta di vento. Le foto che si susseguono dalle primissime ore, sono a dir poco eloquenti.
C’è allerta meteo, condizione ormai tristemente definibile come “abituale” per il nostro territorio. Precisamente, un avviso meteo di criticità arancione (moderata) per vento valido dalle ore 22 di ieri, mercoledì 4 marzo, fino alle 18 di oggi, giovedì 5, che interessa innanzitutto le aree A1 e A2 della Regione: nella A1 sono compresi tutti i comuni apuo-lunigianesi escluso Montignoso. L’avviso è stato diramato dalla regione Toscana alle 13 di ieri.
C’era allerta meteo moderato anche nella notte fra il 4 e il 5 novembre, eppure il sistema emergenziale della protezione civile si è attivato.
Dopo aver fatto evacuare 17mila persone per rimuovere un ordigno bellico, in un’operazione che aveva più il sapore della propaganda che non della messa in sicurezza in quanto tale (la foto della stretta di mano fra il sig.Zubbani e il Tenente Colonnello Fagioli davanti alla bomba, tra i flash dei cronisti…
Parla da sola), ci si aspettava da un momento all’altro una chiamata d’emergenza da parte della protezione civile: rimanete in casa, prendete le precauzioni del caso, le scuole rimarranno chiuse. Niente di tutto questo.
Il vento è imprevedibile, si sa. E si sa che non è colpa dell’uomo. Ma si sa anche che, ad esempio, la maggior parte delle scuole (e qui il fattore umano è evidente) è fornita di vetri vetusti. Il carico di vento a cui sono stati (e possono ancora essere) sottoposti è a dir poco notevole; nella gravissima situazione in cui versano gli edifici scolastici del nostro territorio – al di là delle competenze, comunali o provinciali – un eccesso di zelo (come già avvenuto in passato) da parte del sindaco in qualità di responsabile della protezione civile locale, sarebbe stato quantomeno indicato. Basti pensare che in Versilia hanno ordinato la chiusura delle scuole.
Al momento, il sistema di informazione telefonica in emergenza tace. Si spera “taccia per sempre”, ma ci si domanda come mai stanotte non sia stato attivato un servizio così utile per la popolazione, stanti i presupposti di pericolo per persone e cose che si sono palesati poche ore dopo la diramazione dell’allerta meteo, da parte della Regione Toscana.
Questa mattina le mamme si sono chieste se mandare i figli a scuola o meno, qualcuna lo ha fatto, altre no.
Il tutto rimandato al libero arbitrio dei cittadini. Come sempre.
