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LA FINE DI UNA “CROCE VERDE” (seconda parte)

In questa seconda parte dell’articolo dedicato alla “fine” della Croce Verde di Fossola verranno analizzati i nomi e fatti legati agli ultimi cinque anni dell’associazione, creando i presupposti per diversi interrogativi.


 

Marco Iardella
Marco Iardella

Alla fine del 2010 succede che all’associazione si presenta Marco Iardella di “Rivalutiamo Carrara” e mostra interesse per la questione, tant’è che organizza eventi benefici in favore della SVS Croce Verde, accattivando le simpatie di tutti i volontari e dipendenti.
Iardella presenta in associazione Giuseppe Dini (allora presidente di “Carrara Vive” ed ex coordinatore del comitato Matteo Renzi di Carrara) il quale prospetta l’interessamento dell’attuale sindaco Angelo Zubbani – millantando addirittura molta vicinanza tra loro due – per un piano di risanamento, a condizione che ci siano i presupposti.
Il Dini, dopo qualche apparizione fugace, sparirà come una meteora e non se ne avranno più notizie di rilievo.

dott. Luigi Bertolini
dott. Luigi Bertolini
Giuseppe Dini
Giuseppe Dini

Addirittura, si dimetterà dalla presidenza di “Carrara Vive” lasciando il posto al dott. Luigi Bertolini (il medico che refertò 22 giorni di prognosi a Zubbani dopo l’episodio dello “schiaffo”, ndr).
Iardella intanto continua a perseguire l’obiettivo “Croce Verde” organizzando diversi incontri con il sindaco Angelo Zubbani, il quale si impegna a mettere mano “una volta per tutte” sull’associazione, mitigando la preoccupazione ormai cronica dei dipendenti.

In merito a quanto scritto sopra e ottemperando al diritto di replica, pubblichiamo quanto dichiarato dal Dini sulla nostra pagina Facebook: “Riscontrando che vengo citato nel vostro articolo, ci terrei a precisare che i miei rapporti con la Croce Verde si erano limitati all’organizzazione di un evento musicale i cui introiti, al netto delle spese (ovviamente documentate) furono devoluti alla Croce Verde stessa. All’epoca, ma solo a titolo informale, venni anche messo a conoscenza della situazione debitoria della suddetta associazione, ma non avendo le competenze per dare consigli appropriati su eventuali piani di risanamento, sottomisi il problema a persone più competenti di me che all’epoca non riscontrarono possibilità concrete di salvataggio. Indubbiamente l’associazione di cui facevo parte era a sostegno dell’attuale sindaco e gli esponenti che la rappresentavano in consiglio comunale facevano parte delle forze di maggioranza, per cui è evidente che in qualità di presidente avessi frequenti consultazioni col sindaco relativamente a problematiche che riguardavano la città. Le mie dimissioni dall’associazione da me fondata (assieme ad altri associati) furono presentate circa due anni dopo e le motivazioni pubblicate sui notiziari locali”.

Mario Malatesta
Mario Malatesta

Avuto il benestare di “Sir Angelo”, il 15 dicembre 2011 viene quindi istituito l’ennesimo nuovo consiglio dopo la votazione dei soci del 13 dicembre, per questa nuova avventura piena di speranze.
Presidente scontatissimo viene eletto Marco Iardella, con Giorgio Pensierini vice presidente, e come consiglieri l’avv. Mario Malatesta, la commercialista Arianna Menconi, la dott.ssa Alessandra Landini, Marco Dadà e Andrea Ratti.
Tarabella si ritira dai giochi, godendosi finalmente la sua nuova barca a vela.

Iardella candidato alle comunali 2012
Iardella candidato “per Zubbani sindaco” nel 2012

L’ascesa di Iardella a presidente dell’associazione avviene poco prima delle elezioni amministrative del 2012: in questo modo, osannato come un salvatore, egli garantisce il bacino elettorale a se stesso e alla lista del padrino Zubbani. Iardella verrà poi eletto anche in Piazza 2 Giugno, diventando uno dei più inutili consiglieri comunali che la storia recente ricordi.
Come detto precedentemente, il Sindaco accerta che ci siano i presupposti per questo piano di risanamento, ma come riuscire nell’intento?

Ermanno Biselli
Ermanno Biselli

Semplice: nel gennaio 2012 invia in maniera informale il Sig. Ermanno Biselli (ex Don e compaesano di Zubbani, attualmente direttore “abusivo” della casa di riposo “Regina Elena” di Carrara, ndr), il quale visiona i bilanci e afferma – verbalmente – che con il bacino di funerali in essere, la Croce Verde può essere considerata “in buona salute“, a patto che “gli introiti dei funerali entrino nelle casse della Croce Verde”.
Con il placet del Biselli e l’ulteriore benedizione del sindaco, inizia formalmente la presidenza di Iardella, ancor più motivato nel risanare (o meglio, rivalutare) la Croce Verde. Viene costituita la Croce Verde SRL per poter gestire la parte commerciale e garantire maggior introito nelle casse della SVS Croce Verde. Lo statuto della SRL prevede inizialmente la suddivisione dell’utile annuale nelle misure del 60% alla SVS e del 40% da reinvestire sulla società stessa (al fine di incrementarne le attrezzature) e poter così svolgere autonomamente i funerali (dati provvisoriamente in appalto alla agenzia Carraresi di Marco Frediani, ndr). All’atto della costituzione dell’SRL sono presenti alcuni consiglieri dell’SVS, persone vicine ai consiglieri e la SVS stessa rappresentata da Iardella.

Luciano Tonarelli
Luciano Tonarelli

Anche questo consiglio ha vita abbastanza breve: dopo neanche un anno cominciano le prime defezioni (quasi in una sorta di maledizione c’è sempre un consigliere che si dimette… Chissà il perché) ed ecco che appare chi – fino ad allora – era rimasto nell’ombra muovendo i fili della “marionetta” Iardella: Luciano Tonarelli (attuale consigliere e vicepresidente del Consiglio Comunale di Carrara, nonché gestore con Iardella dell’Ostello “Apuano” di Marina di Massa, ndr), che entra come socio nella Croce verde SRL.

zubbani iardellaNonostante il lavoro con ASL non mancasse (anzi incrementò pure) e i servizi funebri girassero bene (mediamente 120 annui) l’associazione ha continuato a maturare il debito con INPS, il tutto mentre venivano organizzate sfarzose inaugurazioni di mezzi nuovi e la stampa idolatrava Iardella e il sindaco Zubbani.
A conti fatti, il binomio Tonarelli-Iardella trascina indietro la SVS Croce Verde alle solite disastrate condizioni delle gestioni Volpi e Tarabella, con la sola eccezione della Croce Verde SRL che invece è viva, vegeta e funzionante.

Il 13 novembre 2014 Iardella – in una conferenza stampa visibile anche su Facebook e Youtube – lancia un grido d’aiuto con lo slogan “NO a macellerie sociali” e si scaglia contro l’ANPAS (Associazione Nazionale delle Pubbliche ASsistenze, ndr) pretendendo un aiuto concreto e denunciando pubblicamente la situazione ormai insostenibile. Convoca i sindacati e prospetta la chiusura dell’associazione SVS Croce Verde, perché non vi sono più i presupposti per proseguire.

A cavallo tra febbraio e marzo del 2015 succede un fatto che ai più passa inosservato: il consiglio della SVS si dimette, abbandonando di fatto l’associazione. Ma non l’SRL. Forse non vuole essere proprio lui, Marco Iardella il “rivalutatore”, a dover liquidare ciò che si era impegnato a salvare, di fronte a dipendenti e volontari.

Nicola Bertelloni
Nicola Bertelloni
Fabrizio Giromella
Fabrizio Giromella

Il 6 marzo 2015 Viene eletto presidente il volontario Nicola Bertelloni, che tenta inizialmente una
disperata manovra di salvamento, affidandosi infine alle decisioni dell’ANPAS: questa, dopo lunghe trattative, decreta il fallimento dell’SVS Croce Verde di Fossola.
C’è di più: sbuca fuori un piano di salvaguardia del territorio con la Pubblica Assistenza di Carrara (presieduta fino a pochi anni fa e tuttora “controllata” da Fabrizio Giromella, consigliere comunale di Carrara e vigile urbano a Massa, ndr).
Che dire… Oltre il danno, la beffa.

Per concludere, sorgono spontanei questi semplici interrogativi:

Qual’è il fatturato annuale della Croce Verde SRL?
Qual’è il valore delle quote che la SRL deve girare alla SVS Croce Verde, in quanto socia – attraverso Iardella – della prima?
Quanto è stato girato di utile, annualmente?
La SRL continua ad operare, nonostante la chiusura della SVS Croce Verde?
Lo statuto della Croce verde non avrebbe consentito determinati
movimenti: chi e perché l’ha cambiato?
Chi sono i soci della SVS che decideranno la chiusura?
È stata fatta una campagna di tesseramento per i nuovi soci?
È giusto che siano soltanto 40/50 soci (tra cui Iardella e diversi suoi “amici”) a decidere il destino della SVS Croce Verde?

Chissà se avremo mai risposte a tutto ciò.

Un'ambulanza della Croce Verde in azione

Il 21 settembre prossimo ci sarà l’assemblea che decreterà lo scioglimento e la chiusura definitiva dell’associazione. Gestioni scellerate, dalla prima all’ultima, che hanno contribuito a cancellare 50 anni di storia dei fossolesi, dei carraresi, nonché a eliminare un fondamentale punto di riferimento nell’ambito socio-sanitario, radicato nel territorio.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Non sarà che ANPAS, vogliosa di chiudere la SVS Croce Verde, trovi infine un accordo con il Iardella del tipo “vota in assemblea lo scioglimento e nessuno metterà in dubbio la tua gestione”? Se così fosse, l’epilogo potrebbe essere come nei consigli precedenti: dopo un mandato fallimentare, si esce dai giochi “com se nient al fuss”.

Speriamo che la storia non si ripeta: la Croce Verde non merita anche questo.


Aggiornamento del 13/09/15: sembrerebbe più che certo l’assorbimento della SVS Croce Verde nella Pubblica Assistenza di Carrara. L’associazione di Fossola dovrebbe dare fallimento, mentre diversi mezzi – nonché tutti i servizi sanitari e le onoranze funebri – dovrebbero passare alla Pubblica Assistenza.
Riguardo i dipendenti, pare che alcuni saranno assorbiti dalla Pubblica Assistenza.
E la Croce Verde SRL?

Assemblea permanente Carrara
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