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Contributo di solidarietà: controlli su chi ha ottenuto i soldi

marina sacchi casaPrima sono arrivati i contributi di solidarietà della Regione destinati a famiglie alluvionate il 5 novembre 2014,  con reddito Isee fino a 36.000 euro, ora scattano i controlli del Comune di Carrara per verificare se qualcuno quei soldi, (5.000 euro a nucleo familiare) li ha ottenuti ma non gli spettavano: o perché ha male interpretato il dispositivo regionale relativo al contributo, ritenendo di avere i requisiti richiesti, o per qualche altro motivo.

Sull’assegnazione di tali contributi ci sono molti malumori fra la gente, e qualche segnalazione è arrivata al Comune, pare su uno o più casi di doppio contributo nella stessa famiglia. Tutto da verificare, dice il sindaco Angelo Zubbani. E il controllo sarà di due tipi: a campione, ma anche a seguito di segnalazioni.

«Non è stata calcolata la gravità del danno subito dalle famiglie aluvionate – ribadisce il sindaco – in quanto il contributo di solidarietà della Regione, è un primo aiuto, dato indistintamente a chi aveva l’isee fino a 26.000 euro. Diverso il discor della conta dei danni e della loro certificazione ai fini di un risarcimento vero e proprio. Ma sull’erogazione del contributo di solidarietà ovviamente ci siamo riservati come Comune di fare controlli a campione. E se emergeranno segnalazioni, verificheremo anche in base a quelle. Se qualcuno avesse fatto il furbo, prenderemo provvedimenti. Chi avesse fatto il furbo dovrà restituire i soldi. Devo anche dire che la disposizione sul contributo regionale, riguardava i beni mobili intendendo ciò che c’era nelle abitazioni, non le auto. Chi ha pensato che queste fossero incluse ha frainteso. Quindi ci può anche essere stata una erronea interpretazione, anche se l’informazione è stata diffusa».

Intanto è scattata la seconda fase, quella per ottenere eventuali risarcimenti dei danni, a famgilie e imprese, sempreché lo Stato stanzi finanziamenti. Sono state consegnate al Comune circa 880 schede compilate da privati cittadini e circa 350 schede di chi ha attività produttive nel commercio, artigianato e industria. Schede relativa al perimetro della zona alluvionata, da Marina ad Avenza, con zone anche a Bonascola, Fossone e altre parti del territorio.

Il sindaco subito dopo alluvione del 5 novembre 2014, aveva fatto quantificare il danno complessivo: da una primissima stima, a tavolino, aveva parlato di circa 100 milioni di euro, compresi i danni a opere pubbliche. Ma ora gli uffici stanno terminando le somme, mettendo in fila i danni dichiarati da cittadini e imprese, epr avere la stima esatta. «Posso dire per ora – ha dichiarato Zubbani – che il totale sarà molto inferiore alla stima di massima iniziale».

Vediamo l’iter da ora, dopo che è stato svolto il primo lavoro da partre degli sportelli aperti per la distribuzione e la raccolta delle schede dei dnani. C’è stata un postazione presso la Port Authority per le aziende, per le quali, come sottolinea anche l’assessore alle attività produttive Fabio Traversi, è stato fatto anche il porta a porta. Una prima ricognizione autonoma ufficiale del danno nella zona “rossa” di Marina est (cioè quella inondata dal Carrione dopo il crollo del muro d’argine ad Avenza), ha permesso agli uffici Commercio e Anagrafe del Comune di censire tutte le attività produttive presenti. Poi c’è stata la fase operativa degli sportelli: alla Port Authority per le imprese e alla delegazione comunale di Marina per i cittadini.

Per le imprese – ricorda Traversi – è stato anche fatto il porta a porta per consegnare la modulistica. Dove non abbiamo trovato i titolari alla prima visita, siamo ripassati. L’obiettivo del porta a porta è stato quello di agevolare le ditte. Siamo stati disponibili anche per andare a ritirare le schede compilate, ma nel 90 per cento dei casi le hanno riconsegnate direttamente le aziende».

Il personale comunale nel fare questo lavoro, si è trovato alle prese con commercianti, artigiani, industriali infuriati e angosciati che si sono sfogati per i danni dell’alluvione e per il crollo del muro del Carrione.
Ora il Comune sta terminando di conteggiare i danni autocertificati da cittadini imprese. Per quanto riguarda i privati, qualche scheda è arrivata dopo il 2 gennaio, a termini scaduti, ma il Comune, sentita la Regione, ha accolto anche quelle domande. Il sindaco sottolinea che ora il tempo per le domande è definitivamente scaduto. Tutte le pratiche (per le quali i cittadini hanno potuto usufruire degli ordini professionali per il conteggio dei danni) verranno entro breve trasmesse alla Regione, e arriveranno sul tavolo del responsabile della Protezione civile regionale Antonio Melara. Verrà verificata la rispondenza all’ordinanza firmata dal numero uno della Protezione civile, Gabrielli. Il commissario Melara ha 90 giorni di tempo per inoltrare le pratiche a Roma. Quindi comincerà per Carrara l’attesa di eventuali risarcimenti.

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