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Bernardi, una poltrona che scricchiola

bernardiI rumors erano nell’aria da tempo. Da quando il sindaco aveva annunciato il rimpasto, la sua era la poltrona che sembrava più scricchiolare. Adesso sono giunte le levate di parte di Rifondazione che a livello regionale e da Oltrefoce sembra voler impallinare il suo unico assessore nella giunta Zubbani, Massimiliano Bernardi.

Un amministratore da oltre un decennio nelle stanze dei bottoni, fra i più votati che vanta (o vantava) una bacino di elezione soprattutto ai monti che lascia poco spazio a stravaganti fantasie. Tuttavia, nonostante la solidità elettorale di Bernardi, a ogni cambio di vento la sua poltrona sembra essere quella più vacillante. Nemmeno gli eventi greci e i successi di Tsipras sembrano aver rimesso saldo in sella il nostro assessore che adesso qualcuno giura sia entrato nel mirino, oltre che del fuoco amico, anche del Partito democratico, che da Firenze in giù, vedrebbe meglio la sua sostituzione con un Sel, leggi Fabrizio Giromella.

Argomenti che sarebbero rimasti rumors e gossip se da Firenze il regionale di Rifondazione non avesse calato il carico da novanta condannando lo sgombero di palazzo civico, attaccando l’amministrazione di Carrara tutta e dichiarandosi apertamente dalla parte dei manifestanti.

Posizioni che delineano un partito dove lo tsunami greco è passato come un refolo e che invece di rinforzarsi si indebolisce in territorio apuano spaccandosi in mille rivoli. Un comunale diviso dal regionale, due consiglieri di cui uno lascia e l’altro zoppica.

Più che tranquilllo invece l’assessore nel mirino, Bernardi che spiega che «al di là delle posizioni di Firenze, su Carrara governa per statuto l’attivo dei circoli. Il comunale si era già espresso e aveva dato mandato all’amministrazione di aprire all’assemblea e cercare il dialogo. Questo non è stato possibile perché i manifestanti hanno sempre rifiutato ogni contatto, per cui Rifondazione ha dato mandato al sindaco di sgombrare il palazzo pur tentando fino all’ultimo la carta del dialogo. Il comunale e i circoli del territorio hanno espresso sostegno all’amministrazione, prevedendo verifiche del programma e avevano puntato sul dialogo con i manifestanti.

Essi non hanno voluto alcun dialogo (contrariamente a quanto scritto qui, ndr) e il sindaco è tenuto a far rispettare le regole. Non si può occupare una sala perchè c’è il disagio altrimenti si occuperebbero tutti i Comuni d’Italia. E’ vero che Rifondazione in consiglio è un po’ ballerina con Scattina che se ne è andato e Menconi che non si sa cosa voglia fare, prima firma lo sgombero, poi si avvicina ai manifestanti.

Tuttavia a Carrara governano i circoli, non certo Firenze che sicuramente è stata informata da qualcuno che ha raccontato balle a favore dell’assemblea».

(Fonte: “La Nazione” del 29 gennaio 2015, articolo di Cristina Lorenzi)

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