Arrestato a Massa un esponente di spicco della ‘ndrangheta. Un’operazione complessa che ha visto l’azione sinergica dei carabinieri di Modena in collaborazione con il comando di Massa. Operazione che, in tutta Italia ha portato a 117 ordini di custodia cautelare, di cui più di 80 in carcere. Le indagini e il coordinamento sono curate dalla Dda di Bologna.
L’operazione “aemilia” è scattata dalle prime ore della mattina e ha visto impegnati i carabinieri del comando provinciale di Modena, insieme a quelli di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. I militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bologna, su richiesta della locale Dda, nei confronti di 117 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, reimpiego di capitali di illecita provenienza, riciclaggio, usura, emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, porto e detenzione illegali di armi da fuoco, danneggiamento e altri reati, aggravati dal metodo mafioso.
A Massa, dove si era trasferito da un anno e mezzo, è stato arrestato Alfonso Diletto, originario di Cutro, 47 anni. Gli viene contestato il 416 bis, associazione a delinquere a scopo mafioso. Il suo – secondo l’accusa – era un ruolo di promotore, dirigente ed organizzatore dell’attività dell’associazione in particolare per la zona della bassa reggiana, garantendo in particolare il e mantenendo i rapporti con la casa madre di Cutro e con Nicolino Grande Aracri.