Un corteo attraverso «tutti i posti abbandonati, sottovalutati e fatiscenti di Avenza», un tour nei «luoghi che dovrebbero essere restituiti alla cittadinanza per un riutilizzo comune oltre che per una rivalutazione del territorio» perché Avenza pur essendo la frazione con il maggior numero di abitanti non ha «alcun centro di aggregazione, non un teatro, non una biblioteca funzionante»: l’Assemblea permanente presenta così il suo terzo corteo sul territorio, il secondo espressamente dedicato ai luoghi abbandonati e dimenticati. Dopo Carrara, il “Degrado Tour” approda dunque ad Avenza, oggi sabato 17 gennaio alle ore 15, con una manifestazione in sette tappe a cui, ed è questa una delle novità, è stata invitata anche l’amministrazione. Il corteo partirà dallo stabilimento Omya di via Antica Massa e si snoderà in sette tappe, ciascuna associata a citazioni e frasi celebri: dal dantesco “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate” per la località La Grotta a Malcom X, con il suo “La storia è la memoria di un popolo”, dedicato al cuore della frazione; dalla definizione di “uomo” di Dostoevskij, “quel vigliacco che a tutto si abitua”, che campeggia su un’immagine dell’ex mercato coperto all’ammonimento di William Burroghs, “La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili”, provocatoriamente abbinato alla Stazione ferroviaria. Per l’ultima tappa, quella dedicata alla Sala Amendola e alla Biblioteca – chiusa da anni la prima, aperta solo una volta la settimana la seconda – l’Assemblea ha voluto citare Neil Gaiman, con il suo “Una città non è una città senza una biblioteca”. Alcune tappe saranno accompagnate da piccole performance teatrali e così come era successo a Carrara, anche per il Degrado Tour di Avenza, l’Assemblea permanente lancia la sfida ai cittadini con il “Totoabbandono”, invitando tutti a scommettere su quale sarà il prossimo sito a finire nel dimenticatoio.