C’è anche il sindaco di Trani, Nicola Riserbato, tra le sei persone arrestate nelle prime ore di oggi dalla Polizia di Stato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone. Il primo cittadino si trova agli arresti domiciliari. I destinatari della misura sono tutti politici, dirigenti ed amministratori locali del Comune di Trani ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, ed altro.
Alla base dell’inchiesta un appalto da oltre due milioni di euro sulla vigilanza degli immobili comunali aggiudicato – secondo l’accusa – in modo illecito alla società palermitana Sicurcenter. Tra i reati contestati anche la concussione per le richieste di assunzioni fatte all’Amiu per consentire ai politici di aver consenso elettorale. Dagli accertamenti della Digos e del pm Michele Ruggiero sarebbe emersa l’esistenza di un sistema corruttivo che vedeva coinvolti politici, dirigenti e amministratori del Comune di Trani. Questi – secondo l’accusa – avrebbero creato un sistema illecito finalizzato alla turbativa d’asta sull’appalto milionario e un giro di mazzette. Oltre ai sei arrestati risultano indagate a piede libero altre sette persone.