Cos’è che ha in comune il movimento “Occupy Wall Street” con gli “Indignados” spagnoli o con la “Primavera Araba”? C’è una connessione tra il movimento democratico iraniano e le lotte siriane? E qual è il collegamento tra le attiviste ucraine in topless di Femen e le proteste contro il governo in Egitto?
Le ragioni dietro ai vari sollevamenti in questi paesi posso essere diverse, ma le tattiche creative di non-violenza che essi usano sono strettamente connesse. “Everyday Rebellion” è un documentario e un progetto cross-mediale che celebra il potere e la ricchezza delle forme creative di protesta non-violenta e di disobbedienza civile. Da uno studio recente infatti si dimostra che la resistenza civile ha raggiunto i suoi obiettivi due volte di più rispetto alle reazioni violente.
Il documentario andrebbe usato proprio come un’arma virale e mostrato ad ampio raggio, perché l’informazione è potere e perché, come recita il manifesto del Global May: “everyone has the right to enjoy culture”.