Mancano ormai pochi giorni alle tanto agognate – o temute – elezioni comunali. Assemblea Permanente ha ribadito più volte e con forza la sua natura estranea a partiti, liste civiche o movimenti, rispettando comunque la scelta del singolo nel segreto dell’urna. È anche vero che in questi 31 mesi la quasi totalità delle inchieste, domande e accuse rivolte all’amministrazione Zubbani è stata fatta a personaggi che oggi si candidano, proponendosi come il “nuovo” o la “discontinuità”.
Checché se ne dica, chi si candida oggi come successore di Zubbani non promette nulla di buono. Anzi promette, a destra e manca. E per confondere ulteriormente le idee, i vari nipotini di Angelo si presentano pure divisi, per poi ritrovare sicuramente l’amicizia in caso di ballottaggio.
Tutti, però, rigorosamente ingrati. Nessuno che citi il nostro Sindaco uscente Angelo Zubbani come “esempio” o lisciate simili. Sembra anzi che si faccia a gara a chi meno abbia a che fare con lui… Beh a dire il vero alcuni ci si fanno ritrarre sui giornali. Senza pensare all’idea che quelle migliaia di persone che vivono nella “zona rossa” di Marina di Carrara potrebbero fare accostamenti mentali un pò deleteri, per i fini elettorali.
Ma vabbé.
Diversamente, Carrara Assemblea Permanente ci tiene a far conoscere la propria vicinanza a Zubbani… Ma a modo proprio. È infatti in spedizione una richiesta di adozione provvedimenti riguardo al crollo dell’argine destro del Carrione, che verrà inviata al Ministero dell’Ambiente, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all’Arpat, ai Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Firenze, alla Guardia di Finanza oltre che alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa.
In questi 31 mesi Assemblea Permanente – tra le altre attività – ha raccolto informazioni, documenti, testimonianze che evidenziano come il rischio (che si è poi concretizzato nell’alluvione del 2014, ndr) poteva benissimo essere previsto ed evitato. E visto che chi si candida è stato più o meno “supercazzolaro” riguardo il perché di questo dissesto idrogeologico perdurante e non risolto… Ve lo diciamo noi.
Anzitutto, di chi è colpa?
È colpa dell’uomo, non certo della natura. È colpa dell’uomo che sgretola la montagna senza alcun ritegno sulla tutela dell’assetto idrogeologico, che realizza tombature abusive (o quantomeno non adeguate) e lascia che i sedimenti scendano dalle cave a valle, ostruendo gli alvei. Ma è colpa anche dell’uomo che sta a valle, che non si interessa di quanto succede e puntualmente paga le conseguenze peggiori.
Nel mezzo ci sta però l’uomo che “dovrebbe” controllare: le istituzioni. Alluvione dopo alluvione, è evidente quanto queste falliscano nel loro compito. Come ad esempio il Genio Civile, che:
“avrebbe tollerato la presenza di opere abusive od autorizzato senza il conforto di corrette e conformi valutazioni di tipo idraulico”
Questa frase non è stata scritta oggi, e neppure nel 2014 o nel 2012, ma nel 2004. È infatti parte della relazione tecnica dei consulenti della Procura di Massa prof. Bellini e ing. Misurale, dove si evidenzia che i materiali di scarto delle cave – tra cui terre, marmettola, sassi e informi – siano il fattore principale degli eventi alluvionali di Carrara.
Questo problema era noto non solo al sindaco Conti, ma anche all’allora assessore all’urbanistica (e succesivamente due volte Sindaco) Angelo Zubbani. Inoltre tutti i componenti delle varie giunte che si sono susseguite, compresi i responsabili degli uffici tecnici, erano e sono a conoscenza di ciò.
Questa denuncia, così come i vari documenti e allegati (fra cui quello citato sopra, ndr), sono disponibili nei link qui sotto.
Ci si è posti delle domande, e le risposte sono state trovate.
Ora spetterà a chi di dovere chiarire una volta per tutte se chi “non si riteneva responsabile” abbia messo in pericolo o meno la pubblica incolumità.
Link e foto:
Richiesta-informazioni-ambientali-e-adozione-provvedimenti-riguardo-crollo-argine-Torrente-Carrione-Marina-di-Carrara-2017
allegato-A-PERIZIA-ALLUVIONE-2004
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