In tanti anni di protesta/proposta, Assemblea Permanente ha dovuto giocoforza subire gli attacchi più disparati. Detrattori della prima (o dell’ultima) ora, aspiranti ad una “Silent Hill” carrarina o semplici invidiosi. Con il Baluardo, si è voluto restituire alla cittadinanza un Cinema quando esso non c’era più. E quando esso ancora oggi non c’è, seppur “d’estate il Garibaldi è notoriamente chiuso”… Ma questa è un’altra storia.
Quello che stamattina si è letto sul giornale, però, ha un che di curioso. Già, perché dopo quattro anni di rassegna cinematografica sulle scale del Baluardo, mancava giusto di essere “tirati per la giacchetta” dalla “””politica”””. E nella fattispecie, da un esponente di un partito che a Carrara ha preso il 2,07% alle scorse elezioni ma che – stranamente – compare spesso sui quotidiani locali. Un attacco qua, un esposto là, perlopiù rivolto all’attuale amministrazione comunale. Il tutto attraverso articoli di giornale che vengono proposti nella nostra rassegna stampa giornaliera, come ogni notizia.
E oggi – così come qualche tempo fa – il trombato (politico, ndr) si cimenta in un’invettiva nei confronti di Assemblea Permanente. Più propriamente del Cinema Baluardo, per il quale si insinua che non si sia in regola con i permessi.
Anzitutto, i permessi in questione provengono anche da quella Polizia Municipale con la quale è risaputo che non vi sia tanto “feeling” reciproco. O quantomeno, con la dirigenza di essa. Pertanto, non ci si aspetta (e non si desidera) nessuno sconto da loro.
L’ufficio commercio, tra l’altro, è lo stesso che era presente quando iniziò questa avventura. In piena era Zubbani bis.
A chi oggi viene accusato di favorire il Cinema Baluardo “chiudendo un occhio”, va invece dato atto di avere imposto agli organizzatori molte più prescrizioni rispetto alla precedente amministrazione. Questo è quanto accade a tutte le manifestazioni nel territorio, con la differenza che il Baluardo si autofinanzia e si sostiene grazie alle offerte della cittadinanza, che – con l’occasione – si ringrazia di cuore per il sostegno dimostrato fino ad oggi.
Tornando “a palla” sull’argomento, subito salta all’occhio la natura stessa di questo articolo. Non firmato, senza alcun contraddittorio (tanto per cambiare, ndr) e con un’impaginazione tendenziosa. Come solo “La Fazione” di Cri.Lo. sa fare, tra l’altro, con i comunicati che riassumono con una spiccata licenza poetica.
Poi si passa al contenuto. Come in una brodaglia, vengono mescolate cose a caso. Viene citato Manfredi e il pericolo che la sua presenza dovrebbe portare al Cinema Baluardo, dopo l’attentato da lui subito (e di cui abbiamo parlato qui). Testualmente: “Lo domandiamo perché tra gli organizzatori risulta esserci chi nei mesi scorsi ha denunciato un attentato mafioso ai propri danni, attentato avvalorato anche dalla sua persona con manifestazione di solidarietà. Se la mafia volesse colpire nuovamente questo Manfredi, quale occasione migliore?”. Sembrerebbe quasi che questo individuo si intenda di mafia sul territorio.
Peccato che tempo fa costui sia andato in Prefettura (come riportato qua) con una combriccola di altri trombati politici (e non) a farsi rassicurare dal Prefetto che “a Carrara la mafia non esiste”.
E a riguardo, anche Assemblea Permanente fu ricevuta subito dopo in Prefettura. Ma con il fare che la contraddistingue, non ha voluto strumentalizzare su un tema così importante come le infiltrazioni mafiose nel territorio. Dichiarando che “la mafia non esiste a Carrara”, la combriccola di cui sopra ha capito talmente bene la situazione che qualche settimana dopo c’è stato – sempre in Prefettura – un vertice antimafia con le forze dell’ordine (compresa DDA e DIA, ndr). E in tutto questo, due simpatiche parentesi.
La prima è che si è saputo che la combriccola si sia fatta letteralmente compatire per l’assurdità della richiesta, ovvero chiedere le dimissioni del sindaco De Pasquale, – reo di avere aderito alla manifestazione antimafia sul territorio – per “procurato allarme”.
Guarda caso, lo stesso procurato allarme che si evince dall’articolo di stamane.
La seconda è che in occasione dell’incontro tra la combriccola e il Prefetto, uno dei partecipanti (uno dei consiglieri di opposizione presenti, ndr) abbia candidamente ammesso di essersi recato in Prefettura senza neanche sapere il motivo dell’incontro.
Tradotto: chiamato solo per far numero.
Comunque, il tenore di questa uscita riporta ad altri episodi riguardanti alcuni massoni e socialisti noti, ex capi della comunicazione della IMM finiti oggi nel sottoscala, che fanno dell’uso (e abuso) di falsi profili sui social network una costante. Ma a questi personaggi kafkiani, più che le inchieste giornalistiche o le denunce, nuoce l’oblio. C’è da compatirli.
Finora è stato citato come “il trombato”, ma Lorenzo Baruzzo è uno di quei personaggi che – pur di non essere dimenticato – è disposto a gettare discredito in ogni dove. Strumentalizzando situazioni sociali delicate, è sempre al pezzo al motto di “debole con i forti, forte con i deboli”, visto che sulle tematiche serie non proferisce parola. Forse non ci arriva, o forse gli conviene meno. E su questo articolo, ci si augura che le domande provengano da informazioni ricevute tramite regolare accesso agli atti.
No, perché il contrario sarebbe grave.
Che poi cosa c’entri il Cinema Baluardo con la richiesta dei “risultati ottenuti dall’assessore Alessandro Trivelli e dal consigliere Gabriele Guadagni nella loro recente visita (dal 4 al 7 maggio) alla città gemella di Kragujevac”… Ancora non si è capito.
O meglio, una cosa si è capita: una lettera scritta con i piedi, e riassunta da “La Fazione” con il deretano.
E alla fine di tutto questo, si coglie l’occasione per invitare la cittadinanza al prossimo film in programma.
“Coco” della Disney-Pixar, lunedì prossimo 9 luglio alle ore 21:00, come sempre presso la Scalinata del Baluardo.