…e il Parco della Padula?

L’Assemblea Permanente è tornata a fare sopralluogo al Parco della Padula e preso atto della situazione denuncia che l’unico parco pubblico di Carrara, versa ancora in uno stato indecoroso nell’indifferenza totale dell’Amministrazione.

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L’anno scorso si erano accesi i riflettori sulla grave situazione grazie ad una giornata di eventi organizzata da Assemblea e altre realtà del territorio alla quale la popolazione aveva risposto positivamente partecipando in massa alle iniziative. Questa forte adesione è stata letta come una volontà di tornare a rivivere il parco cittadino. Una volontà anche questa ignorata dai nostri amministratori.

Ripercorriamo insieme la storia dell’abbandono.

Dal 2009 al 2011 il primo stralcio di lavori ha portato alla parziale ristrutturazione della Villa Fabbricotti. Poi quattro anni di abbandono e incuria: la Sovrintendenza alle Belle Arti ha trovato incongruo il progetto, e la ditta appaltatrice del secondo stralcio ha potuto avanzare delle riserve che hanno portato al blocco dei lavori. 

Nel 2014 questi cantieri compromettevano il PIUSS – piani integrati di sviluppo urbano sostenibile – perché non raggiungevano il 70% del completamento previsto.

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Il 29 aprile 2015 si è ripartiti con altri due stralci per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro. Le opere previste non daranno l’accessibilità al parco durante i lavori e porteranno alla realizzazione di numerosi nuovi volumi, sparsi nel verde attorno alla villa: trattasi di ben 3 diverse strutture ospitanti ben 4 bagni per disabili e un enorme “vano tecnico informativo” della lunghezza complessiva di 19 metri, sul cui scopo ci si interroga visto che anche all’interno della villa sono previsti ulteriori spazi informativi e bagni per disabili.

E poi lo stop. Da allora tutto è rimasto in queste condizioni.

A fronte di tali ingenti risorse per rilanciare il parco ci si chiede:

  • Perché le opere acquisite a caro prezzo dopo la Biennale del 2002 ed esposte al suo interno, siano state completamente trascurate così come la manutenzione ordinaria dello stesso?
  • Perché il ponte d’ingresso, un’opera da oltre 500 milioni di vecchie lire, utilizzato solo in occasione dell’inaugurazione della Biennale di Scultura del 2002, rimane in stato di completo abbandono e pericolosità?
  • Per quali motivi si investono quasi 3 milioni di euro per realizzare un nuovo museo in un’area così difficilmente accessibile? Museo sulla cui opportunità molti si interrogano perplessi, dato che gli altri due musei cittadini soffrono di gravi carenze gestionali, mancando un’adeguata strategia capace di organizzare eventi culturali di rilievo.
  • Perché i lavori non sono stati ancora ultimati e la Padula si presenta sempre come un cantiere aperto con gravi disagi per la popolazione che vorrebbe usufruire – giustamente – dell’unico parco cittadino?

Ricordiamo che la data fine lavori era fissata per il 24 dicembre 2015…

Quindi ancora una volta la data prevista per la conclusione di un intervento non è stata rispettata, il parco è rimasto un cantiere e l’accessibilità è negata.

Chiediamo con rabbia il ripristino del ponte di accesso e la conclusione dei cantieri!

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