CARRARA. Un altro tratto di argine del fiume Carrione è stato posto sotto sequestro, per ordine della Procura di Massa, nell’ambito dell’inchiesta scattata dopo il crollo di un muro di arginatura durante l’alluvione del 5 novembre 2014.
La magistratura, oltre all’inchiesta principale, ha avviato anche un filone di indagine relativo a lavori effettuati in passato lungo il fiume, sempre riguardanti le arginature.
Ai circa quattro chilometri di Carrione già posti sotto sequestro nelle ultime settimane, dalla foce verso monte, si è ora aggiunto un altro pezzo: vigili del fuoco e carabinieri hanno posto i cartelli nella zona di Avenza-Nazzano, fra il ponte di via Giovan Pietro e un ponte delle ferrovie.