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Federica Paradisi difende l’assunzione in Comune: “Un mare di spiacevoli dietrologie”

Nessun rapporto tra il gruppo “Sei di Carrara se” e il posto di lavoro all’ interno dell’amministrazione comunale di Carrara ed assolutamente infondate le voci di un reddito annuale di oltre 40.000 euro. Su questi due presupposti di fondo si muovono la risposta e la difesa di Federica Paradisi, la cittadina carrarese recentemente finita sotto i riflettori dei media locali per le polemiche scaturite dalla sua nomina all’ interno del palazzo civico.

Nel febbraio del 2014 Federica Paradisi crea sulla scia dei successi in tutte le città italiane il gruppo Se di Carrara se (ad oggi conta oltre 7.500 aderenti). “Sono finita al centro di una mare di accuse, dietrologie e di luoghi comuni davvero inutili e spiacevoli, figli di un mix di superficialità, gelosia e di strumentalizzazione per attaccare palazzo civico e le problematiche della politica di Carrara – spiega la stessa Paradisi – sono stata sfruttata da frange politiche avverse alla maggioranza. Io non ho nessuno stipendio di 40.000 euro all’ anno, ma prendo 1.600 netti la mese: nessun problema a dirlo. Il motivo del contendere nasce i primi di dicembre, quando vengo trasferita, tramite bando di comando, per un anno, dall’ Asl di Trento di cui resta dipendente, al Comune di Carrara che ha fatto uscire un avviso pubblico  di comando, visto che nell’unità operativa attività produttive, si erano liberati 2 posti (la seconda persona arriverà  infatti  a giorni). Ho partecipato al concorso, indetto e reso noto con regolare bando affisso all’ albo pretorio comunale a fine ottobre. Mi sono guadagnata il “posto” e da lì in poi il turbinio di accuse: Federica ha sfruttato il gruppo Sei di Carrara se… per scalare la vetta del municipio ed accaparrarsi lo scranno. Niente di tutto ciò – puntualizza – io sono laureata in legge a  Pisa, poi, ho partecipato ad un concorso pubblico nel 1999 bandito dall’ Asl di  Massa Carrara e sono stata dirottata a Pisa come assistente amministrativa. Nel 2005 poi sono andata a Trento, perché sposata con un trentino, mi sono poi separata e sono tornata a Carrara nel 2010: in seguito alla separazione sono rimasta per due anni senza stipendio in aspettativa,  pur conservando il mio “posto” all’Asl di Trento. Poi, dopo molte domande,  ho trovato un comando all’Inps di La Spezia che dà facoltà ad un dipendente di essere “prestato” da un ente ad un altro, mantenendo l’appartenenza all’ ente da cui proviene e fino al 2012 sono stata a lavorare all’Inps di La Spezia”.

“Tra la fine di ottobre e i primi di novembre esce l’ avviso pubblico di comando del Comune di Carrara, che scadeva il 15 novembre e, nonostante l’ alluvione, il Comune è andato avanti con la procedura prevista. Inaspettatamente, sono stata chiamata ed avvisata che il Comune aveva bisogno di due persone. Solo per il mio titolo ed il mio curriculum potevo e posso essere nominata in qualsiasi ramo dell’amministrazione. Oggi sono stupita e infastidita di leggere ogni giorno il mio nome a caratteri cubitali sui giornali e trovo ingiusto e inammissibile un simile comportamento letto  sulle pagine fb da parte di qualcuno che nemmeno conosco personalmente”.

Leggi l’articolo: La Nazione

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