Di Manuel Dell’Amico.
AFFARI GENERALI : Si è parlato di un progetto finanziato dallo stato per alcune regioni, tra cui la Toscana, e di conseguenza la nostra Provincia. Riguarda l’aggiornamento, e anche la nuova creazione, di fermate per gli autobus, con riguardo al discorso dell’accessibilità per i disabili. Nel nostro Comune il progetto si è concentrato su otto fermate, i lavori sono già iniziati e devono obbligatoriamente finire ed essere rendicontati per fine giugno. C’è però un problema per quella che riguarda la zona Monterosso-ospedale, dato che dovrebbe essere spostata dove ora è piazzato il container degli uffici ATN. Quindi entro la data prestabilita non è possibile finire i lavori: si valuta di farne una in piazza Matteotti, o in un’altra zona. Alcuni consiglieri però sottolineano l’importanza della fermata all’ospedale, quindi si proverà a chiedere una proroga (cosa che probabilmente non verrà data perché il progetto è di due anni fa e non si può tirare fuori un problema nemmeno due mesi prima della data di fine lavori), altrimenti per quella fermata si dovrà provvedere con i soldi del Comune.
BILANCIO : Si è parlato dei problemi riguardo ai nuovi regolamenti sul bilancio che potrebbero produrre dei ritardi tecnici; della scadenza del 31 maggio per l’approvazione, forse prorogata al 31 luglio; della Tasi e Tari che non avranno un rilevante incremento dei costi dei servizi, il discorso si è anche spostato sulle agevolazioni per i pensionati residenti all’estero, con casa di proprietà qua, che hanno dei bonus su alcuni tributi.
POLITICHE SOCIALI : Tema molto scottante e attuale: l’emergenza legata agli immigrati. Parla Matteo Bartolini dell’Arci: la prima grossa problematica che salta all’occhio è la tempistica per avere la carta di soggiorno, che a volte richiede otto mesi/un anno, questo dovuto alle leggi europee, al ridotto numero delle commissioni d’esame e alla difficoltà di reperire i documenti dal paese d’origine; quindi rimane questo periodo di transizione per poter regolarizzare la posizione e permettere alla persona di potersi creare il proprio percorso di vita, anche all’estero, in cui comunque vengono dati dei permessi temporanei di tre mesi – tre mesi – sei mesi (ricordiamo che nei primi sei mesi l’immigrato non può lavorare). L’emergenza viene gestita all’inizio dal Prefetto che comunica gli arrivi e, in via straordinaria, riferendosi a privati, smista gli arrivi nel Comune. Però in alcuni Comuni della Provincia è in essere il progetto SPRAR (finanziamento nazionale), a livello di enti pubblici quindi in veste ordinaria, che provvede sia alla sistemazione, sia all’integrazione, dell’extracomunitario, anche in ottica del problema della tempistica per il permesso. Massa ha aderito da poco. Si chiede come mai Carrara non abbia ancora aderito (il carico maggiore per ora è sui Comuni della Lunigiana). La Tommasini e la Andreazzoli sottolineano che bisogna vedere bene cosa comporta lo SPRAR e che i privati del Comune non danno la disponibilità per le infrastrutture (non si possono usare quelle pubbliche vuote?). E in effetti rimarrebbe l’emergenza per la prima accoglienza. Però aderire allo SPRAR, anche in ottica futura per i prossimi bandi, e quantomeno iniziare a trovare le infrastrutture, darebbe già maggiore respiro e aiuterebbe a gestire meglio la situazione, non lasciando queste persone, già in difficoltà, allo sbando totale.