“Si tratta di un’inchiesta che si rifà a fatti che risalgono al 2011 quando la Camera di commercio decise di realizzare un impianto fotovoltaico per il Museo del marmo… L’impianto sarebbe costato 198mila euro, mentre la Camera pare abbia sborsato ben 450mila euro”.
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Camera di commercio, Giubilaro accusa: “Dovrebbero stare tutti in galera”
Carrara, 13 dicembre 2014 – “Secondo me dovrebbero andare in galera”. Così il procuratore capo Aldo Giubilaro ieri mattina ha discusso in appello la richiesta di misure cautelari per le cinque persone indagate nel pasticciaccio brutto della Camera di commercio che vede indagata una serie di amministratori e vertici. Secondo il magistrato,Norberto Ricci, ex presidente dell’ente di piazza due Giugno, Alessandro Beverini, segretario, Francesca Cordiviola, direttore amministrativo, Alberto Ravecca già segretario e Maurizio Narra, presidente del consiglio di ammnistrazione della dell’Agenzia energetica della provincia, sarebero colpevoli di peculato, associazione a delinquere e abuso d’ufficio. Così ieri il procuratore è stato a Genova per discutere l’appello e opporsi alla decisione del gip Antonia Aracri che non ha accolto la richiesta di misure cautelari in carcere formulata dal pubblico ministero Rossella Soffio.
“Secondo me dovrebbero stare tutti in carcere – ha dichiarato il procuratore Giubilaro – perchésussistono due delle tre condizioni indispensabili: essi potrebbero inquinare le prove e reiterare il reato. Tutti questi soggetti sono più o meno a diverso titolo ancora attivi nei pubblici uffici per cui potrebbero continuare a nuocere, oltre che a depistare le indagini delle fiamme gialle”. Continua a leggere l’articolo dalla Nazione