domenica, Maggio 4, 2025
Clicca per le ultime novità del Baluardo d'Inverno!
HomeNewsCasa di riposo: le casse piangono, il direttore... No

Casa di riposo: le casse piangono, il direttore… No

biselli soldiCon l’avvento del 2015 è tornata subito alla ribalta la Casa di Riposo Regina Elena.
Dai giornali si è appreso che ci sarà un aumento delle rette. Gli utenti ne sono stati informati a mezzo lettera del direttore in persona, Ermanno Biselli. Peccato che un eventuale aumento sarebbe dovuto essere approvato prima nella commissione competente e poi in Consiglio Comunale. Niente di tutto questo è avvenuto. Il 28 dicembre 2014 il Consiglio Comunale ha votato per la trasformazione della Casa di Riposo da ente pubblico in azienda speciale. Prima di arrivare alla votazione in Consiglio ci sono state una serie di commissioni, nelle quali i consiglieri si sono interrogati sull’opportunità dell’operazione. L’azienda – di fatto – rimane pubblica e consente solo una maggiore agibilità nella gestione dei conti. Questo è quanto è stato più volte ribadito nelle varie commissioni competenti.

Sulla scrivania del Sindaco arrivava già il 29 settembre 2014 una lettera del direttore Biselli, che lo informava dell’intenzione di aumentare le rette in previsione di un disavanzo di 120.000 euro nel 2015. La lettera in questione è rimasta sulla scrivania. Il 21 ottobre è stata poi protocollata all’indirizzo del Sindaco e della Dirigenza al Sociale. La dirigente al sociale interrogata in proposito, (commissione bilancio 27.02.2015, ndr) asserisce di non avere ricevuto alcuna comunicazione in proposito; come lei, anche l’Assessore Andreazzoli.
A dicembre 2014, si è quindi andati al voto completamente ignari di questa intenzione che è stata poi comunicata, alle famiglie degli utenti, a mezzo lettera, ad inizio 2015. Ad oggi (marzo 2015) si sta affrontando, nelle commissioni bilancio e sociale, l’opportunità di questo aumento.

Ciò che balza subito agli occhi è come in questo iter quantomeno “anomalo” le commissioni e il Consiglio siano stati scavalcati e ignorati.
Scavalcati dal direttore che, indifferente all’approvazione o meno del Consiglio, violando i più elementari principi di democrazia e di moralità, ha comunicato alle famiglie degli utenti l’aumento, dandolo di fatto per approvato.
Ignorati dal Sindaco che, pur essendo – quello della Casa di Riposo – un argomento vivo a causa della trasformazione, non ha pensato di informare i Consiglieri dell’intenzione del direttore Biselli, della quale ne era a conoscenza da settembre 2014.
Si potrebbe pensare che, ancora una volta, Il Sindaco abbia deciso per tutti. Evidentemente si doveva andare verso una conversione dell’azienda e non dovevano esserci intoppi. Altrimenti è doveroso interrogarsi e dare spiegazioni del perché quella lettera abbia giaciuto ignorata sulla scrivania del Sindaco prima e all’Ufficio protocollo poi, e non sia stata trasmessa né alla dirigente al sociale ne all’assessore Andreazzoli. Un difetto di forma pare evidente in ognuno dei due casi, le valutazioni sono personali.

Per quanto riguarda gli aumenti è chiaro che riteniamo non debbano essere praticati: in questo senso si è espressa anche la maggioranza, è stata intrapresa politicamente questa strada, e ne siamo felici per gli anziani della città, i nostri anziani, le loro famiglie, le nostre famiglie.

Durante l’ultima commissione al sociale sono state suggerite altre strade, tutte condivisibili, come aumentare le quote sanitarie (in virtù del fatto che, sulla costa, abbiamo il doppio della popolazione anziana) ma in misura della metà delle quote previste, o cercare altri margini di risparmio.
Proprio a proposito di questo arriva il nostro contributo, poiché non è politicamente opportuno scandalizzarsi per il compenso di ben 117.000 euro annui del direttore Biselli.

L’Assemblea Permanente alza la posta e chiede che si cominci a risparmiare proprio da qui, adesso: licenziando ovviamente il Direttore Biselli per le gravi violazioni morali e legali! E’ inammissibile, infatti, il comportamento del direttore che ha agito indisturbato ignorando il Consiglio tutto, comunicando l’aumento alle famiglie dandolo per cosa fatta. Non si capisce come ci si possa sedere ad un tavolo di discussione e affrontare la questione “casa di riposo” solo dal mero punto di vista amministrativo. La casa di riposo è la casa di tutti noi, dei nostri familiari oggi e nostra, domani. E’ sempre stata un fiore all’occhiello della città di Carrara e lo è ancora per l’approccio degli operatori con gli anziani. E ‘ inaccettabile che un’azienda sana nei suoi conti e nell’ambiente debba affrontare un costo così elevato come quello del compenso al suo direttore, che è di fatto un insulto per la maggioranza della popolazione in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo.
Il precedente amministratore percepiva 10.000 euro annui perché – ci è stato detto – lo faceva per passione.

Proprio di questo c’è bisogno, di una persona che lavori con passione, il cui primo obiettivo sia il buon funzionamento della struttura, il benessere degli utenti e dei dipendenti. Solo passando attraverso questo, sarà stato fatto un buon lavoro.
E’ evidente che, da un punto di vista meramente contabile, la casa di riposo si amministra quasi da sola, la cassa è rimpinguata dalle quote sanitarie, 10 quote sono pagate con le casse comunali, i privati pagano gran soldoni, e tutto questo basta e avanza per mantenere il bilancio a zero, unico obiettivo che può e deve avere un’azienda pubblica, facendo un passo indietro. Ricollocando la casa di riposo all’interno del Comune.
Non dimentichiamo che se questi aumenti ci saranno – in parte – sarà come un cane che si morde la coda, il Comune approverebbe un aumento che, di fatto, si troverebbe a pagare nella forma di quelle 10 quote di cui i servizi sociali si fanno carico. Tradotto in soldoni, sarebbero 60.000 euro in più a carico del Comune annui.

Forse è anche per questo che il Consiglio nicchia; vogliamo però credere che sia indignato quanto noi e chiediamo un’ulteriore sforzo nel portare all’attenzione l’entità quantomeno inopportuna del compenso del nuovo direttore che non dovrebbe superare i 40.000 euro lordi annui e che darebbe un ampio respiro.  Infine: L’Asl deve pagare le proprie quote. Impegnandosi in tal senso il disavanzo sarebbe così ampiamente coperto senza gravare sulle famiglie degli utenti né sulle casse comunali.

Assemblea permanente Carrara
Assemblea permanente Carrara
Informazione, approfondimenti, e tutte le attività della cittadinanza riunita in Assemblea Permanente. Sempre e per sempre a difesa della città.
RELATED ARTICLES

2 COMMENTI

Comments are closed.

Most Popular

Recent Comments