
Si segnala un fatto anomalo. I “ventilatori” citati dalla Fita-cna in questo articolo, che dovrebbero mantenere pulita la Strada dei Marmi, risultano insufficienti. Invece di eliminare le polveri dannose per uomini e mezzi, queste… Rimangono.
Come riportato dalla Fita-cna, queste polveri si disperdono nell’ambiente e nei centri abitati tramite le interruzioni dei tunnel. In questo modo raggiungono le zone limitrofe, inquinandole.
Allo stato attuale sono in funzione 3 ventole su 15. Il costo di gestione si aggira intorno ai 30.000 euro mensili. Se dovessero funzionare tutte e 15, servirebbe quasi una centrale elettrica tutta per loro… O un leasing. Non solo: se fossero tutte in funzione, il paese di Miseglia sarebbe ricoperto di polvere. Con tutte le conseguenze del caso per gli abitanti.

Dunque l’Amministrazione preferisce “gasare” i camionisti di soppiatto anziché Miseglia (e smascherarsi a elezioni imminenti). Se venisse evidenziato che il sistema di raccolta polveri – che appunto si chiamerebbe “di raccolta” – è sbagliato, si tratterebbe dell’ennesima beffa ai danni della collettività.

Secondo il primo progetto (probabilmente quello presentato per accedere ai fondi europei, ndr) avrebbe dovuto esserci un sistema di aspirazione e filtraggio delle polveri, emettendo così solo aria pulita fuori dai tunnel.
“A casa di chi” saranno finiti questi estrattori?
Il risultato è che siamo a tiro di urne e allora arriva il contentino: “apriamo la Strada dei Marmi a tutti”. Ma omettono di dire che la strada sia quasi impraticabile per le auto, da quanto risulti sconnessa. Dall’apertura a oggi, sembrerebbe che non sia stata svolta alcuna opera di manutenzione.

Rimane il fatto che la strada dei marmi sia una vera e propria camera a gas. Dannosa sia per i lavoratori che per i mezzi. Infatti è cosa nota che i camion posseggano dei filtri di lunga durata; meno noto è che da quando i mezzi utilizzano la galleria, la durata dei loro filtri si sia più che dimezzata.
Il tutto con ulteriore aggravio di costi per i proprietari. E se va così per i filtri, figuriamoci per i polmoni.
Perché tutto questo non viene affrontato pubblicamente da questa amministrazione? Qualche risposta ci sarebbe, ma è inutile piangere sul marmo versato. Sono stati votati, quindi è colpa di tutti noi.
Quindi a giugno, “amarcomand”… RIVOTATELI.