Rincaro delle rette 2015 della Casa di riposo Regina Elena divenuta da gennaio scorso azienda speciale. Il balzello deliberato dal consiglio di amministrazione dell’Istituzione a fine 2014, deve passare al voto del consiglio comunale per rendere applicabili gli adeguamenti. Quindi per ora gli aumenti restano sulla carta anche se l’azienda ha fatto presente al Comune che gli adempimenti sono urgenti per evitare ripercussioni negative sul bilancio dell’ente.
Ma se, come spiega al Comune il direttore Ermanno Biselli, si tratta di un aumento limitato alla quota variabile giornaliera dei Diurni (integrato e Alzheimer) , in base alle effettive presenze (mentre la quota fissa resta invariata a 600 euro mensili), e della retta giornaliera (quota sociale), ieri nella commissione bilancio presieduta da Roberto Conserva sono state sollevate domande sull’effettiva necessità di tali rincari ed è stato poi deciso di convocare i vertici dell’azienda in una prossima riunione per avere ulteriori spiegazioni.
Gli aumenti deliberati dal Cda nel 2014 tengono conto che le rette non sono state adeguate all’aumento Istat del costo della vita nell’ultimo quadriennio (in totale attorno al 5 per cento); che è diminuito l’onere di compartecipazione del Comune (dal 2008 a oggi è calato da 662.000 a 450.000 euro); che l’Istituzione (casa di riposo) ha fatto investimenti negli ultini anni per circa 800.000 euro (manutenzioni straordinarie e adeguamenti di legge); che è diminuita di 92.000 euro annui la quota sanitaria; che sono aumentati i costi relativi a fornitori, utenze, trasporti; che i costi delle medicine epr le cure intermedie sono aumentati da 25.000 euro del 2013 a 45.000 euro del 2014. Gli ospiti della casa di riposo in compartecipazione sono il 40% , cioè 40, del totale. Gli altri ospiti hanno redditi che superano la fasce che prevedono compartecipazioni.
La previsione per il 2015 è: minori entrate, e più spese fra forniture, ristorazione, manutenzioni. In definitiva per il 2015 viene prevista una copertura necessaria di circa 169mila euro per garantire che restino inalterati personale e servizi. Ecco perché l’azienda speciale ha studiato gli aumenti.
La retta per gli ospiti fissi passa da 62 a 65 euro (3 euro in più, anche se l’incremento Istat sarebbe di 4,40): un recupero di 89.250 euro (calcolando i 3 euro per 85 ospiti). La quota variabile giornaliera del Centro diurno sale da 10 a 20 euro, la retta giornaliera del centro Alzheimer aumenta da 10 a 20 euro. Anche questa misura comporterà un aumento delle entrate per l’equilibrio di bilancio. Nella sua relazione, Biselli spiega che le ricadute sulle famiglie saranno limitate. Ma ulteriori spiegazioni la commissione le chiederà nella riunione a cui inviterà vertici dell’azienda.