Ancora una volta si assiste a Carrara ad un Consiglio Comunale che lascia la cittadinanza presente senza parole. Andiamo per gradi.
Ieri mattina hanno ripetuto lo stesso modus operandi della precedente seduta mettendo gli interventi della cittadinanza alla fine dell’assise.
Questa recidiva decisione, a fronte delle critiche smosse durante la scorsa settimana, è la dimostrazione palese di quanto non vi sia interesse nell’ascoltare le richieste, i bisogni e le idee dei cittadini. Di quanto i nostri cari amministratori non abbiano alcuna volontà di instaurare quel feedback ricettivo che, negli ultimi mesi, la popolazione sta richiedendo a gran voce.
Come ancora questa loro condotta evidenzi e confermi l’avversione dei consiglieri di maggioranza e della giunta all’approvazione di quella carta etica e morale, la Carta di Avviso Pubblico, che nemmeno in questa seduta hanno deciso di fare propria e iscriverla nello Statuto Comunale.
I cittadini presenti dal canto loro non esitano a partecipare aspettando ben 4 ore prima di prendere la parola e trovandosi di nuovo di fronte ad un’aula semivuota. Il Sindaco Zubbani ha affermato: “Non è vero che non ascolto la cittadinanza”.
Ma al momento degli interventi la sua poltrona era vuota.
Questo è un comportamento da vero podestà nel disinteresse totale della collettività e un limpido esempio di un’amministrazione comunale ignorante, caotica e oligarchica, al limite della monarchia.
E poi il teatrino si trasforma in un’incredibile film tragicomico.
Il Consigliere Lucio Boggi non esita ad urlare “teste di cazzo” ai cittadini mentre Leonardo Buselli, arrampicandosi sugli specchi, delucidava la sua posizione in merito alla gestione delle quote minime dell’Autorità Idrica Toscana, di fronte al dissenso dei presenti.
E poi un cascata di frasi come “a cuccia” e “state buoni” e di nuovo “a cuccia” del Consigliere Enrico Isoppi, nel tentativo di difendere il Consigliere Carlo Boni nella sua infelice dichiarazione di non dare la precedenza ai disoccupati a fare gli scrutatori per le prossime elezioni lasciano completamente esterrefatti.
Tutti atteggiamenti che vanno contro ai principi base del convivere cittadino e dell’educazione.
Purtroppo non è ancora finita qua, perché al peggio ahimè non c’è mai fine.
Prendiamo infatti atto in ultima analisi dell’assoluta mancanza di autonomia e capacità critica dei consiglieri di maggioranza nel momento del voto. In più di un’occasione il sindaco ha palesemente indirizzato il loro parere: chiaro è l’esempio del consigliere Leonardo Buselli che, prima esprime un parere contrario alla mozione dell’opposizione, e successivamente, quando Zubbani si dichiara favorevole, vota a favore.
Allora è il momento di fermarsi e di riflettere. Pensare non solo al loro atteggiamento politico ma valutarli come essere umani. Dimostrano così di essere arroganti e ignoranti, disinteressati e non coinvolti nei processi civici che li vedono coinvolti, maleducati e rozzi, poveri di animo e incredibilmente incivili.
Insomma persone che fin dall’asilo a noi non hanno insegnato ad essere.
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