RESOCONTO DELLA COMMISSIONE BILANCIO DI VENERDI’ 6 MARZO 2015
Ci preme sottolineare come non sia mai rispettato l’orario delle convocazioni delle commissioni consiliari; anche oggi si doveva iniziare alle 12 ma, di fatto, i lavori, sono stati aperti alle 12.30.
Il Presidente Conserva apre sottolineando l’esigenza di chiarire alcuni dei punti del bilancio 2015.
Si comincerà a discutere del bilancio partecipato, che comunque entrerà in vigore nel 2016. Negli ultimi anni è iniziato un percorso di transazione, impegno, spending review di cui bisogna verificare i risultati, e – in funzione di questi – prospettare le nuove voci di bilancio.
In funzione dei tagli effettuati nel 2014, quest’anno il Comune avrà 1 milione e ottocentomila euro in meno a disposizione.
Garantire un livello di servizi adeguato e costante nel comparto del sociale e della didattica è importante in un momento di crisi, ma diventa sempre più difficile.
I piani economici finanziari sono ancora in elaborazione (Cermec, Amia e Comune) e si andranno a riverberare sulla determinazione delle tariffe della Tari. La coperta è sempre troppo corta e non ci sono manovre che possano cambiare la situazione.
I pilastri del bilancio sono tre: quello della tassazione (tari), quello dei trasporti (praticamente nullo), quello del marmo (settore lapideo). Si auspica che nel giro di poco tempo (c’è chi spera di più, chi di meno) ci sia una regolamentazione del settore marmo per mettere un punto e girare pagina.
Di certo c’è che i soldi che la periferia da allo Stato, sono di più di quanti ne riceva. A complicare le cose, a suo parere, contribuisce l’entrata in vigore di una nuova contabilità. Da quindi la parola all’Assessore Andreazzoli e al responsabile finanziario Pennacchi che indicheranno le tempistiche.
Interviene l’Assessore Andreazzoli confermando i tagli per il 2015 anche se rassicura dicendo che negli ultimi anni si è acquisita una certa dimestichezza nella gestione dei tagli e in qualche modo si è riusciti sempre a tamponare (12 milioni in meno in 5 anni, ndr). Oltre i tagli, ci sono una serie di novità, per le quali si dovranno creare nuove voci di bilancio.
Dal 2015 è fatto obbligo di creare dei fondi a copertura di crediti considerati di dubbia esigibilità. Ci sarà bisogno quindi di risorse per questi fondi e di criteri per stabilire in maniera certa la dubbia esigibilità. Bisognerà rivedere la situazione delle partecipate.
La Progetto Carrara, l’anno scorso, ha pagato una rata del mutuo con le proprie casse (500 mila euro) e l’altra rata (500 mila euro) è stata pagata dal Comune. Quest’anno sappiamo che entrambe le rate saranno a carico del Comune (1 milione di euro). A proposito delle altre partecipate, si sta lavorando in seguito a quanto emerso nell’ultimo periodo, si aspettano dati più certi e ci si muoverà di conseguenza.
Ci sarà quindi uno spostamento importante rispetto al bilancio 2014.
Per quanto riguarda la creazione dei fondi, sono già stati fatti dei passaggi negli anni precedenti (2013-2014, ndr) in previsione di quando la creazione dei fondi sarebbe divenuta obbligatoria. Grazie quindi ai sacrifici già fatti, la creazione dei fondi non avrà un grande impatto.
A proposito dei tagli, per mantenere i servizi si può lavorare solo sull’ulteriore razionalizzazione delle spese (iniziata già nel 2008, ndr). Attraverso questa razionalizzazione si spera di riuscire a tamponare il deficit di un milione e 800mila euro. Si punterà quindi sulla diminuzione delle spese delle utenze, sulla revisione dei contratti in essere, sulla riduzione delle spese del personale; misure tutte frutto di un percorso in essere.
Si spera di riuscire a chiudere il bilancio facendo minimi ritocchi ai vari capitoli, senza dover aumentare le entrate.
Per quanto riguarda la Tasi, le tariffe derivano dall’analisi dei costi sostenuti per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti. Il piano dell’Amia per il 2015 è già pronto, ricalca quello dell’anno scorso e – anzi – ha un minimo di flessione. Si attende quello del Cermec, che dovrebbe comunque essere in linea con il 2014.
Interviene Pennacchi che non ha molto altro da aggiungere, ricorda che il contributo per i mutui e investimenti va progressivamente a diminuire fino ad azzerarsi nel 2018; quest’anno ci saranno 100 mila euro in meno da aggiungersi al già citato milione e ottocento mila. La Bienaimè chiede quali saranno i tempi. L’Assessore non è ancora in grado di dare una risposta, perché si attende ancora che gli uffici preposti chiariscano qualche perplessità.
Ricorda nuovamente che inizierà un percorso di consultazione per il bilancio partecipato che entrerà in vigore nel 2016.
Viene chiesto se si ha già una previsione a proposito di quelle che saranno le entrate del marmo, e viene risposto che gli uffici stanno ancora verificando, ma – in linea di massima – si dovrebbe stare sulla cifra del 2014, ovvero 19 milioni di euro.
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