L’acqua è vita, proprio come quella vita che viene messa a rischio con un argine mal costruito o un intervento di messa in sicurezza mal eseguito. L’acqua è bene comune cosi come lo sono gli spazi sottratti alla città. L’acqua è democrazia proprio come quella che viene violata da uno sgombero fatto a cittadini che chiedono verità e trasparenza.
Il 12 febbraio è stata la giornata per la difesa del risultato del Referendum Popolare che ha sancito il sacrosanto principio che l’acqua non si vende ma che sembra non essere preso in considerazione. Essa infatti è un grosso business gratuito e remunerante. I cittadini carraresi lo sanno bene dato che la Società Gaia partecipata del Comune ma con targa S.p.A. fa parte degli introiti dei politici i quali, come risaputo, operano sul territorio in chiave di servizi.
A breve la bolletta salirà ancora visto che è in previsione la fusione della società in gestore unico regionale: necessitando bilanci in attivo, le spese aumenteranno a discapito degli utenti e così il bene più importante sarà svenduto in una logica di privatizzazione senza eguali. L’acqua è di tutti: difendiamola e pretendiamo la rimunicipalizzazione del servizio.